Padre Kino vive ancora, trecento anni dopo la sua morte. Trecentosei, per l’esattezza. Lo percepisce subito chi ha la fortuna di percorrere le “sue” strade, al confine tra Messico e Stati Uniti, dove la gente, generazioni dopo, ne parla al presente. Come si farebbe di un amico o di un fratello. Fuoco ardente al di là dell’oceano, fiamma viva a casa nostra, dove tutto ebbe origine, con l’associazione presieduta da Alberto Chini, attivissima e determinata a promuoverne la figura come modello di vita per i nostri tempi ancora in grado di insegnare molto, soprattutto ai giovani.
Voleva andare in Cina, padre Eusebio venne inviato sul confine tra gli stati che oggi conosciamo come Arizona e Sonora: la sua esperienza, a fianco degli ultimi, dei più poveri, il suo impegno per la difesa dei diritti delle popolazioni indigene, finì per rivoluzionare il modo di “fare missione”.
Profondamente attuale, la storia del gesuita noneso-tirolese partito da Segno, ha ispirato la penna di Mauro Neri che ha dato via a “L’apostolo senza tempo dei migrantes messicani vittime del MURO”, edito a l’Ancora. Il romanzo si fregia della presentazione di padre Livio Passalacqua, mentre l’appendice è curata da Silvia Vernaccini che, oltre agli appunti biografici, ha realizzato un originale glossario , storico e attuale insieme.
Tre le storie che compongono il libro, solo all’apparenza lontane – dai Pima, gli uomini del fiume, al Muro, passando per la bandiera a stelle e strisce issata sul monte Suribachi a Iwo Jima – che si rincorrono fino a intrecciarsi sotto il grande cappello di padre Eusebio. Dai primi due mesi della missione di Kino, lo scenario si sposta alla seconda guerra mondiale e al tormentato conflitto del marine Ira Hayes, che non se la sente più di “recitare” in un teatrino di propaganda. La terza storia racconta, invece, il dramma dei migrantes nel deserto di Sonora, un Mediterraneo di sabbia tra America e Messico.
“Alla radice di tutto il racconto come elemento trasversale e come meta unificante, la immensa e unificante figura di padre Eusebio Chini, il Vestenera su ‘cavallo nero’, ispiratore di tutti i protagonisti e chiave interpretativa delle loro vicende”, scrive Passalacqua nella presentazione del romanzo. “Uomo della sintesi tra il divino e l’umano, tra il particolare e l’universale, tra scienza e fede, autorevolezza e servizio, legge e dolcezza, lotta e donazione, occidente e Nuovo Mondo”.
Il prossimo anno, ognuna delle storie diventerà un reading, tre spettacoli di un’ora e un quarto, voce e violino. La prova generale, venerdì 27 ottobre alle 17.30 nella sala della SOSAT in via Malpaga 17 a Trento; durante la serata di presentazione del romanzo, Mauro Neri leggerà alcuni brani del romanzo sulle note di Andrea Scarperi.
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