Una donna percepisce una pensione pari alla metà rispetto a quella di un uomo. Lo evidenziano le statistiche relative alle pensioni erogate dall’Inps: nel 2017 l’importo medio mensile della pensione di vecchiaia percepita dagli uomini risulta pari a 1.300 euro circa mentre le donne percepiscono in media 689 euro.
“Un divario salariale molto forte, dovuto sia agli stipendi inferiori delle donne rispetto agli uomini, sia ai periodi di astensione dal lavoro per maternità, per la cura dei figli o dei familiari”, spiega il direttore dell’Inps regionale, Marco Zanotelli.
Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Istat, quasi una donna su due rinuncia al lavoro dopo la nascita di un figlio. “Per contrastare la diseguaglianza occorre sviluppare politiche di conciliazione lavoro-famiglia per garantire anche alle donne una continuità nella carriera e quindi maggiori versamenti contributivi”. Sul tema della disparità pensionistica fra uomo e donna e per aumentare la sensibilizzazione e l’informazione è in programma, dal 23 al 27 ottobre, il terzo appuntamento dell’Equal Pension Day, giornata istituita dall’Alleanza regionale per le pari opportunità promossa dall’assessorato regionale alla Previdenza del Trentino Alto Adige.
Intanto, il Governo ha chiuso ogni spiraglio su possibili interventi in materia previdenziale a partire dalla richiesta dei sindacati di uno stop all'aumento dell'età di vecchiaia collegato all'aspettativa di vita previsto per il 2019. Da quell’anno, infatti, si passerà dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni per l’entrata in pensione.
Lascia una recensione