Trentin strepitoso, Moscon campione annunciato

Trentin, Moscon, Oss, Filosi. Per ben undici volte, in questo 2017, i nostri atleti hanno tagliato il traguardo a braccia alzate. Una stagione esaltante che riporta la memoria a quel 2003 in cui le affermazioni trentine furono 13: undici di Gilberto Simoni (fantastico Giro d’Italia compreso) e una vittoria ciascuno per Alessandro Bertolini e Leonardo Bertagnolli.

Domenica scorsa, il sigillo alla stagione ciclistica internazionale l'ha messo Matteo Trentin che sul traguardo della prestigiosa Parigi-Tours (111. ma edizione) ha preceduto allo sprint il danese Andersen e l’olandese Terpstra. Un successo quello del borghigiano che lo gratifica al termine di due mesi – in pratica da quando c’è stato l’annuncio del suo passaggio l’anno prossimo al team Orica-Scott, dopo oltre sei anni trascorsi alla Quick Step – davvero esaltanti.

Proprio il giorno del suo 28° compleanno, lo scorso 2 agosto, otteneva la prima affermazione della stagione in una tappa della Vuelta a Burgos (in Spagna). Poi non ha più tirato i freni andando a cogliere 4 successi di tappa alla Vuelta di Spagna (mancando per un soffio la maglia verde di leader della classifica a punti), altra vittoria il 16 settembre alla Primus Classic (Belgio). Un quarto posto al Campionato del Mondo che ancora gli brucia per non aver ottenuto almeno il podio; un 2° posto nella Binche-Chimay-Binche (Belgio) la scorsa settimana.

Nella sua carriera professionistica iniziata ad agosto del 2011 (dopo le affermazioni tra i dilettanti nel Gp Liberazione, Trofeo Degasperi e Campionato Italiano) ha inanellato 18 vittorie, delle quali solo una in Italia (la tappa del Giro d’Italia dello scorso anno con arrivo a Pinerolo dove ha beffato Moreno Moser che sembrava già vincitore). Le altre le ha ottenute al Tour de France (2), alla Vuelta de Spagna (4), ai Giri di Svizzera e Inghilterra e ad altre brevi corse a tappe in Francia, oltre alle due edizioni della Parigi-Tours.

Trentin, infatti, aveva già vinto, nel 2015 questa gara, peraltro stabilendo la media record di 49,642 sui 234 chilometri. Un Matteo Trentin straordinario per quello che fin qui ha fatto ma che è destinato a stupire ancora, da capitano nelle classiche del Nord, il prossimo anno nella nuova formazione australiana. Adesso si gode un meritato periodo di relax con la moglie Claudia e il figlioletto Giovanni nel loro “nido” di Montecarlo.

Chi ha dato prova di grande spessore come futuro possibile campione è anche un altro trentino, Gianni Moscon di Livo che sabato 7 ottobre si è classificato 3° al Giro di Lombardia. Un’annata per lui coronata da un solo successo nel Campionato italiano a cronometro. Ma non vanno dimenticati anche i quinti posti alla Parigi-Roubaix, al Campionato italiano su strada e al Giro dell’Emilia. Poi ci sono il terzo posto al Campionato del Mondo a squadre e il sesto a cronometro individuale, nonché la grande ma sfortunata prova offerta al campionato del mondo su strada, dimostrando di essere punto fermo della Nazionale azzurra e sulla rampa di lancio per importanti traguardi.

Nella stagione appena spentasi sono risultati vincitori anche Daniel Oss, in due cronosquadre (alla Tirreno-Adriatico e alla Vuelta di Spagna) e Iuri Filosi che ha vinto di Gran Premio di Lugano.

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