Cassa Rurale di Fassa e Primiero, “dalla fusione opportunità di crescita”

La nuova sede di Moena
La fusione tra Cassa Rurale Val di Fassa – Agordino e la Cassa delle Valli di Primiero – Vanoi è alle porte.
Venerdì 6 ottobre i soci dei due istituti di credito sono invitati a partecipare alle rispettive assemblee straordinarie per pronunciarsi sulla costituzione di un unico soggetto che si chiamerà Cassa Rurale Dolomiti Fassa, Primiero e Belluno.Un passo importante che è stato preceduto da serate informative per rendere più trasparente l’aggregazione tra le due banche. Il tema suscita interesse, e forse anche qualche apprensione, ma i processi di fusione in atto sono ormai inarrestabili. A ruota infatti arriverà l’unificazione tra le vicine Rurali di Fiemme e Centrofiemme Cavalese.Se il tabellino di marcia sarà rispettato le Rurali trentine si dimezzeranno passando da 45 del 2011 a 22 a metà dell’anno prossimo. Un primo progetto per ridurre da 43 a 23 le Rurali fu presentato dalla Federazione della Cooperazione nel convegno dell’ottobre 2014, ma non ebbe una buona accoglienza. Le resistenze erano motivate sia dalla paura che il forte legame col territorio potesse attenuarsi con la confluenza in una banca più grande, sia da preoccupazioni per gli inevitabili tagli ai consigli di amministrazione e dirigenti.Una forte accelerazione è stata imposta invece dalla riforma del credito cooperativo e dalla riorganizzazione complessiva del settore bancario caldeggiata da Banca d’Italia e Bce (Banca Centrale Europea). “Sono convinto che la fusione proposta offrirà opportunità di crescita ai nostri territori che saranno maggiormente interconnessi– spiega Carlo Vadagnini, presidente della Cassa rurale Valle di Fassa e Agordino.

“Dopo l’operazione saremo la sesta banca del Trentino con 23 sportelli, 140 dipendenti e 800 soci. Da alcuni anni i nostri istituti di credito hanno intrapreso la strada delle unificazioni principalmente per due motivi: ridurre i costi di esercizio e rendere più agevole il controllo da parte di Cassa Centrale Banca. Il tutto per rendere più efficiente e solido il servizio bancario”.

Per Maurizio Bonelli, presidente della Cassa rurale Valli di Primiero – Vanoi, la fusione favorirà il rafforzamento delle strutture organizzative per meglio servire soci e clienti. E il nuovo nome, Cassa Rurale Dolomiti Fassa, Primiero e Belluno, continuerà a identificare il territorio conservando storia e radici dei due istituti di credito.

Se i soci esprimeranno un parere positivo (sono necessari i voti favorevoli dei tre quinti di almeno il 10 per cento dei soci) verrà alla luce la nuova Cassa Rurale con sede a Moena. A novembre è in programma l’assemblea elettiva con l’elezione di sei consiglieri della zona Fassa – Agordino e cinque dell’area Primiero – Vanoi. Il presidente sarà ancora scelto all’interno della componente Fassa – Agordino.

Dopo una fase transitoria di tre anni si procederà all’elezione diretta del presidente e di nove amministratori che non avranno più un vincolo territoriale. “Il criterio sarà quello della competenza – spiega il direttore Braito – ma comunque saranno sempre emanazione dei territori dove opera la banca con garanzia del Gruppo Cassa Centrale Banca che ha facoltà di intervenire.”.

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