A Bolzano un contributo alla ricerca sulla dipendenza dalla pornografia è offerto dalla SIIPAC (Società Italiana Intervento Patologie Compulsive), prima raltà nata in Italia nel 1999 per lo studio delle ludopatie.
Nel sito si osserva come l’aumento della porn-addiction sia stato favorito da Internet della pornodipendenza. “La visione di materiale pornografico, col tempo, assume caratteristiche compulsive. La persona non riesce più a controllare e a rendersi conto del tempo che trascorre (anche 10/12 ore consecutive) nella visione d’immagini e filmati pornografici, isolandosi dalla realtà, dalle sue esigenze e dagli impegni quotidiani”. La porno dipendenza influenza negativamente tutti gli aspetti della vita della persona. A livello psichico, si assiste al progressivo calo dell’autostima e della fiducia in se stessi, modifica di ritmi sonno/veglia, ansia, calo dell’umore, aumento del senso di colpa e di vergogna, tensione, rabbia e forte stress. A livello fisiologico, invece, può esserci un calo del desiderio sessuale verso il partner, impotenza e/o problemi di eiaculazione.
Va sottolineato che la dipendenza da pornografia, non è legata a problemi sessuali o ad una carenza di partner o di attività sessuale, poiché può caratterizzare infatti chi è single, coppia, senza distinzione d’età, sesso, status economico e sociale.
Comporta problemi nella vita relazionale e va anche a intaccare la fanmiglia: “La persona dipendente non si rende conto del suo aumento progressivo, dimentica tutti i suoi impegni in qualità di compagno, coniuge o genitore. Ha un atteggiamento aggressivo, se disturbato o colto nel fatto, e distaccato, freddo e poco interessato alle vicende familiari, portando relativo stress ai membri familiari, al partner e figli”.
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