Il nuovo vescovo è noto anche come “parroco degli artisti” per la sua passione per l’arte e la storia dell’arte
Innsbruck – Dopo lunga attesa, quasi due anni, la diocesi di Innsbruck avrà il suo vescovo. Dalla settimana scorsa se ne conosce il nome. A succedere a mons. Manfred Scheuer, nominato a fine 2015 alla sede di Linz, sarà Hermann Glettler.
52 anni (nato a Übelbach in Stiria l’8 gennaio 1965), Glettler è attualmente vicario episcopale per la carità nella diocesi di Graz-Seckau, chiamato a questo ruolo due anni fa dal neonominato vescovo Wilhelm Krautwaschl. Noto anche come “parroco degli artisti” per la sua passione per l’arte e la storia dell’arte.
Il nuovo vescovo di Innsbruck si è formato come sacerdote a partire dal seminario maggiore di Graz. La scintilla era scattata nel 1983 quando, durante la gita di maturità in Francia, a Paray le Monial conobbe per caso la comunità dell’Emmanuele, alla quale Glettler accedette poi dal 1987. Decise dunque di studiare teologia e storia dell’arte a Graz, Tubinga e Monaco. Ordinato sacerdote nel giugno 1991, è stato cappellano per alcuni anni nelle località di Judenburg e Wagna. Prima di assumere il ruolo di parroco nel vicariato di St. Andrä-Karlau, tornò in Francia, a Parigi (St. Nicolas des Champs) per un anno di formazione. Per 14 anni ha retto la parrocchia di S. Andrea nel quartiere di Gries, il più multiculturale di Graz. Comincia qui il suo impegno a favore delle persone socialmente svantaggiate e dei profughi. Data la sua esperienza e le sue competenze fa parte delle commissioni diocesane per il dialogo interreligioso e per l’arte e presiede la commissione lavoro del consiglio presbiterale.
Nella sua parrocchia di Graz, come detto, ha allargato la sua opera pastorale ai numerosi migranti residenti nella zona. L’inizio è nel 2000, anno giubilare, con la celebrazione del battesimo di bambini appartenenti a famiglie africane. L’uso della lingua inglese nella liturgia fa sì che S. Andrea diventi chiesa di riferimento per l’African Catholic Community. Vi si celebra ogni domenica a mezzogiorno una messa dove risuonano musiche e ritmi dell’Africa occidentale. Lo stesso vale per la liturgia in lingua spagnola che raccoglie i numerosi membri della comunità dominicana presente a Graz.
Hermann Glettler ha fatto buon uso del linguaggio dell’arte a cominciare dalla chiesa parrocchiale barocca, che ha saputo mettere in comunicazione con le opere di diversi artisti contemporanei, i quali hanno introdotto elementi insoliti, come le scritte messe in bella evidenza sulle pareti esterne. Lui stesso si dedica all’arte. Alcuni suoi lavori erano esposti nella mostra “Leiblichkeit und Sexualität” (Corporeità e sessualità) allestita nella chiesa votiva di Vienna.
Nel conferirgli l’incarico di vicario alla carità, il vescovo di Graz Krautwaschl aveva sottolineato come Glettler riunisse in sé “molte qualità che lo predestinano a essere un ponte tra la diocesi e la Caritas ecclesiale. Il parroco di S. Andrea raccoglie uomini di diversa cultura e credo religioso e vive l’essere insieme partendo da una profonda spiritualità cristiana”.
Dalla creazione della diocesi (1964) si sono succeduti a vescovi di Innsbruck Paulus Rusch (1964–1980), Reinhold Stecher (1980–1997), Alois Kothgasser (1997–2002) e Manfred Scheuer (2003–2016).
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