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Non si fermano le indagini relative al caso di malaria verificatosi a Trento e costato la vita alla piccola Sofia Zago.
Sono emersi altri due casi di malaria curati a Trento nel corso dell’estate, che devono essere vagliati dagli investigatori. Gli ulteriori pazienti di malaria “transitati” dal Santa Chiara, emersi da un approfondimento dell’inchiesta, sono stati in realtà quattro, ma solo due sono di interesse ai fini investigativi perché riguardanti lo stesso ceppo malarico che colpì Sofia.
Nel frattempo non viene abbandonata neppure la pista Veneta: i carabinieri del Nas hanno fatto un sopralluogo nel campeggio di Bibione dove la famiglia trentina andò in vacanza, senza rilevare irregolarità, e al pronto soccorso dell’ospedale di Bibione (che dipende dalla Asl di Portogruaro), dove non risultano essere stati trattati casi di malaria dal primo gennaio in poi.
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