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Ad introdurre la relazione un breve video, presentato da Piergiorgio Franceschini (delegato per le comunicazioni sociali), con alcune voci significative della società trentina, rappresentative di mondi diversi (Michele Andreaus, docente di economia ed editorialista; Rita Grisenti, Centro Italiano Femminile; Eleonora Stenico, Consigliera di Parità; Alberto Faustini, direttore di uno dei quotidiani locali)a cui è stato chiesto di leggere la realtà ecclesiale per lanciare qualche utile provocazione.
“Quando penso alla nostra Chiesa vedo la sua fecondità”, ha detto l’Arcivescovo – luoghi dove“uomini e donne di qualsiasi condizione tengono vive reti sociali”, traducendo “la propria adesione al Vangelo, in gesti di concreta vicinanza e prossimità”.
“La nostra azione pastorale è rivelare e custodire un Dio mite. Diversamente, rischia di rimanere puro sforzo organizzativo” ha concluso e il suo richiamo è echeggiato negli oltre dieci interventi dell’assemblea valorizzati dalla sintesi di Cecilia Niccolini e don Marco Saiani, vicario generale: “Una Chiesa più preoccupata dal modo di essere che delle cose da fare”.
d.a.
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