Maria è stata una donna coraggiosa, umile e determinata, una pioniera dell’imprenditoria agrituristica della nostra regione. Nel 1977, a 42 anni, dopo il matrimonio e 5 figli, elaborò l’idea di aprire una locanda che chiama “El Volt”, in omaggio alla struttura architettonica della sua antica casa. Le migliaia di persone che nel tempo hanno trascorso felici momenti nelle accoglienti stanze del suo agritur, credo ne serbano un ricordo indelebile: un ambiente unico, set di campagne fotografiche per l’azienda di promozione turistica provinciale, una cura ammirevole per i dettagli e per la salvaguardia di un’epoca.Sia lei che il marito Quinto hanno saputo, infatti, resistere alla tentazione tipica degli anni Sessanta e Settanta di demolire o stravolgere le vecchie case e con sapienti opere di restauro hanno conservato e salvato l’intero quartiere “Dei Busi”, nel centro storico di Palù di Giovo. Maria ha saputo conciliare gli impegni familiari e imprenditoriali con i progetti con la parrocchia, con il Gruppo Missionario di Palù e le Donne Rurali di Giovo, organizzando incontri, corsi, viaggi di studio, raccolta fondi per beneficenza…
Maria accoglieva tutti nel suo agritur in forma di casa, cucinando i piatti tipici del mondo contadino del Trentino. Ricordo la sua marmellata di rabarbaro, la giardiniera, il vino della sua campagna, conservato in straordinarie cantine scavate nella roccia, i suoi distillati alle erbe di montagna.
Ecclesiastici, politici, attori ma soprattutto gente comune dalle provenienze più inattese hanno conosciuto Maria e ne hanno apprezzato la sua natura di donna semplice e vera. Donna di profonda fede, da sempre fedele abbonata alla nostra “Vita Trentina”, è stata un esempio per tutto il paese. E continuerà ad esserlo. Cara Maria, ci manchi!
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