Dopo quasi trent’anni di chiusura, riapre oggi al pubblico la Forra di Ponte Alto. L’”orrido”- come è conosciuto dai trentini-  è stato chiuso nei primi anni Novanta per motivi di sicurezza. Collocata fra Povo e Cognola, all’imbocco della Valsugana, la forra è un canyon profondo oltre 100 metri. Il primo progetto di contenimento idraulico del torrente Fersina risale all’epoca del principe vescovo Bernardo Clesio nel 1537.

Il progetto di riqualificazione, seguito dal Servizio bacini montanti della Provincia per un costo di 650 mila euro, ha portato alla messa in sicurezza e alla sistemazione della forra, con il rifacimento del percorso e del camminamento, compreso un tratto in galleria.

La gestione del percorso sarà affidata all’ecomuseo Argentario. Sentiamo la direttrice Lara Casagrande. (ascolta qui sotto)