E’ il 6 dicembre 1965. La vettura con a bordo cinque uomini procede spedita, quando all’improvviso – complice forse il leggero strato ghiacciato che ricopre la carrareccia – s’imbarca, sbanda, finisce fuori strada. Un volo nel bosco, da quale tutti e cinque gli occupanti escono praticamente illesi. Ce lo racconta, con dovizia di particolari dettagliati e vivaci, un quadretto appeso qualche tempo dopo il fatto al santuario Madonna dell’Aiuto, a Segonzano, in valle di Cembra. E’ un ex voto, uno dei tanti che un tempo coprivano letteralmente le pareti del santuario e poi custoditi nella vecchia sagrestia, rinnovata nel maggio 2012 e benedetta dal decano di Lavis, don Vittorio Zanotelli, con padre Raymond Mercieca.

Molti esempi di quest’arte popolare, diffusasi in particolare dopo il Concilio tridentino, fanno riferimento ad incidenti della strada. Come l’ex voto portato con riconoscenza sempre al santuario di Segonzano da un anonimo – lo vediamo ritratto nella foto incastrata nella cornice del quadretto, tranquillamente seduto in giardino -, “per grazie ricevute”. Doppiamente riconoscente, infatti, il nostro, sopravvissuto prima all’investimento da parte di una grossa automobile e poi a un infortunio “in America nella miniera”. Dell’incidente occorso a tal Cirillo Caliari, ruzzolato pesantemente a terra dalla motocicletta lanciata a tutta birra, sappiamo non solo la data (22 ottobre 1962), ma perfino l’ora: le 19.30. La riporta, in basso, sotto la sigla “P.G.R.”, l’ex voto affidato al santuario di S. Croce del Bleggio.

Testimonianze di arte e di fede, di pericoli scampati e di guarigioni insperate, gli ex voto aiutano a comprendere l'evoluzione della vita culturale e religiosa di un territorio. Per questo la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento continua la propria campagna di studio, tutela e valorizzazione di questi manufatti. Dopo decenni di incuria e distruzioni, gli ex voto trovano la giusta valorizzazione, come accaduto recentemente al santuario di San Romedio.