Dopo un’attenta analisi dei bisogni sul territorio è stato avviato così un percorso di formazione che ha gettato le basi per l’apertura del centro di ascolto e solidarietà, attivo da marzo, il primo e il terzo giovedì del mese dalle 16 alle 18 all’oratorio di Cembra in via Santa Maria.
L’obiettivo è quello di dare una risposta concreta alle richieste di una fetta di popolazione che ha bisogno di aiuti concreti ma non solo. Di frequente si sente parlare di nuove forme di povertà, complice la crisi economica e il malessere sociale che trascina con sé. “Queste nuove forme di povertà nascono anche dalla solitudine”, aggiunge Saliova Anezka referente del CedAS di Cembra. “Ci sono persone che hanno un bisogno assoluto di parlare, in modo particolare i cittadini extracomunitari, che sono lontani dalle proprie famiglie di origine, si rivolgono a noi”.
Non da ultimo la crisi del settore del porfido ha fortemente colpito la val di Cembra. Molti lavoratori si trovano in cassa integrazione e piccole medie imprese sono in difficoltà. Questi fatti concatenati hanno generato a sua volta nuove forme di povertà nella comunità e i nuclei familiari hanno bisogno di nuovi interventi di sostegno.
Anche per questo il centro rappresenta una vera e propria risorsa sul territorio. È il luogo dell’ascolto e dell’accoglienza prima di tutto. Tutti coloro che hanno bisogno di un consiglio, di un orientamento o di un aiuto possono trovare persone che li ascoltano, vi possono trovare indirizzano e sostengono.
Quindici volontari si alternano il primo e terzo giovedì del mese in sede e si prendono cura dei principali compiti come la preparazione dei pacchi alimentari, l’allestimento degli scaffali e le pratiche amministrative. Provengono dai paesi di Valda, Giovo, Palù, Cembra.
“Vedere una comunità che si mette in ascolto delle sue persone è la cosa più bella”, dice ancora Anezka.
Il cuore di questo ambizioso progetto è l’assistenza ai più bisognosi, l’ascolto nei confronti della popolazione svantaggiata ma anche integrazione sociale. “Sono contenta di questa esperienza”, aggiunge Anezka. “Occuparsi degli altri mettendoci il cuore rispecchia l’obiettivo principale e i nostri volontari oltre a dedicare parte del proprio tempo ci mettono davvero il cuore”.
Uno fra gli obiettivi maggiori è quello di incentivare la formazione di reti di solidarietà in collaborazione con associazioni e realtà sociali ben radicate e attive sul territorio e le parrocchie di riferimento.
“Bello sarebbe poter ampliare il centro offrendo nuovi servizi, per esempio, nel campo dell’orientamento del lavoro per chi è alla ricerca di un’occupazione. La rete è il punto di forza e su questo puntiamo in futuro”, spiega ancora Saliova Anezka. “Desideriamo partecipare al piano sociale per la val di Cembra. Attraverso il coinvolgimento di realtà pubbliche e private – conclude la referente del CedAS di Cembra- possiamo farci conoscere maggiormente e offrire un punto di riferimento stabile”.
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