Rovereto. Un immobile ormai fatiscente, proprietà della parrocchia di San Marco, sarà restituito alla comunità con un progetto innovativo di partecipazione “dal basso”.

Per ridare vita al rudere all’angolo tra via Setaioli e via Bridi, è nato un gruppo di lavoro che attiverà ora un percorso di “auto-costruzione”, coinvolgendo anche i richiedenti asilo.

Se la struttura esterna e il rifacimento del tetto sarebbero, infatti, commissionati a un’ impresa, il lavoro di risanamento verrebbe invece affidato a soggetti auto-costruttori, che potrebbero in seguito usufruire di parte dell’immobile da loro realizzato.

 “Si tratta di un’ipotesi, ma speriamo che il progetto possa essere realizzato” spiega ai nostri microfoni il decano don Sergio Nicolli.