Nella zona tra Terlago e Cadine forestali al lavoro per catturare il plantigrado “pericoloso”. Via libera dalla Commissione dei Dodici alla norma di attuazione
Continua l’attività di monitoraggio e presidio dei forestali provinciali tra Cadine, Terlago e i laghi di Lamar dove sono state posizionate tre trappole per la cattura del plantigrado “ricercato” per l’attacco, sabato 22 luglio, ai danni di Angelo Metlicovec, ferito ad un braccio e alle gambe.
Il personale forestale ha anche il compito di informare turisti ed escursionisti raccomandando loro di attenersi strettamente alle indicazioni contenute nella cartellonistica presente in zona.
Sarà l’esito dell’esame sui peli ritrovati sul luogo dell’aggressione, a comprovare se ad attaccare l’uomo sia stata l’orsa KJ2, la stessa che l’anno scorso aggredì Wladimir Molinari sopra i boschi di Cadine, fu catturata e poi rilasciata con il radiocollare.
La delibera del presidente della Provincia Ugo Rossi, accompagnata dalla richiesta di ottenere tramite norma di attuazione maggiore autonomia nella gestione degli orsi, è stata discussa nella riunione della Commissione dei 12. La norma è stata approvata dalla Commissione presieduta da Lorenzo Dellai ma ora ci vorrà il via libera anche del Consiglio dei ministri. “Pur con il rammarico che è doveroso esprimere per l’incidente di sabato – ha detto l’assessore competente Dallapiccola – constatiamo che questo evento ha contribuito a dare la giusta accelerazione all’iter procedurale che da tempo attendevamo”.
Dure le critiche del fronte animalista, che contesta la possibilità prevista dal mandato di uccidere il plantigrado nel caso manifesti comportamenti pericolosi in fase di cattura. L’Organizzazione internazionale Protezione Animali ha già annunciato di fare ricorso al Tar, mentre l’ENPA, Ente nazionale protezione animali, sta conducendo una raccolta di firme online.
Il dibattito sull’aggressione, che lunedì ha infiammato i lavori del Consiglio provinciale con le opposizioni a giudicare “fallimentare” il progetto, ha
raggiunto anche il Parlamento. Con un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Galletti il senatore trentino della Lega Nord, Sergio Divina, evidenzia che “un intervento del ministero in indirizzo sarebbe più che necessario, anche per definire le competenze della Provincia, che paiono limitate da norme nazionali ed europee e non consentono di garantire a tutti i cittadini trentini la pubblica incolumità”.
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