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Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha emesso stamane l’ordine di cattura dell’orso che sabato scorso ha aggredito Angelo Metlicovez lungo il sentiero che collega i laghi di Lamar con Terlago.
Saranno le analisi dei campioni di pelo raccolti in zona dai forestali a comprovare se ad attaccare l’uomo – ancora ricoverato al Santa Chiara per le ferite riportate alle gambe e ad un braccio – sia stata l’orsa KJ2, la stessa che due anni fa aggredì Wladimir Molinari sopra i boschi di Cadine e che da primavera ha perso accidentalmente il radiocollare. L’episodio di aggressione ha monopolizzato i lavori in aula del Consiglio provinciale. Due le reazioni delle opposizioni che tornano ad accusare l’amministrazione provinciale di una gestione fallimentare del progetto Life Ursus. “Un progetto europeo che prevedeva l’allargamento degli orsi sul territorio alpino non solo in Trentino dove in 20 anni la loro presenza è raddoppiata” commenta Giacomo Bezzi consigliere di Forza Italia (Ascolta audio qui sotto)
L’ordinanza firmata da Rossi prevede anche l’abbattimento dell’orso nel caso in cui durante le operazioni di cattura dovessero verificarsi atteggiamenti di aggressività tali da determinare ulteriore pericolo grave ed imminente per l’incolumità degli operatori del corpo forestale trentino. Al governo di Roma, il presidente Rossi chiede inoltre maggiore autonomia di gestione non solo per intervenire in caso di attacco ma per introdurre un numero massimo di esemplari
Domani si riunirà la Commissione dei 12 per l’esame della norma di attuazione depositata dalla Provincia autonoma, che, se approvata, consentirebbe alla Provincia autonoma di gestire in via ordinaria, e quindi in maniera diretta e più rapida, nel rispetto del quadro normativo nazionale ed europeo, tutto quanto concerne la presenza dell’orso in Trentino.
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