“Drodesera”, l’arte come ricerca di nuovi mondi

Presentata alla Centrale di Fies a Dro la 37^ edizione di Drodesera, uno dei festival di arti performative più longevi di Italia, in programma dal 21 al 29 luglio

Saranno i temi delle nuove tecnologie, delle trasformazioni umane e sociali in un territorio che muta e cerca nuovi equilibri (il “Supercontinent”) ad ispirare la 37^ edizione di “Drodesera”, festival di arti performative che ritorna alla Centrale di Fies a Dro dal 21 al 29 luglio. Otto giorni di cultura, spettacolo e nuovi linguaggi attraverso 38 spettacoli, 74 eventi e un centinaio di artisti e performer in arrivo da tutta Italia, ma anche da Libano, Messico, Australia e Singapore, ospitati nella suggestiva cornice della nota centrale idroelettrica merlata sul torrente Sarca e nel biotopo delle Marocche.

Un evento presentato ad inizio settimana dal direttore del festival e presidente di Centrale Fies Dino Sommadossi, dalla direttrice artistica Barbara Boninsegna con il co-curatore Filippo Andreatta e la responsabile della comunicazione Virginia Sommadossi, alla presenza del assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini, del vicesindaco di Dro Michela Calzà e dell'assessora Marina Malacarne. “Lo staff di Centrale Fies ha voluto innovare e trasformare il format di Drodesera – ha spiegato Dino Sommadossi – siamo passati dal teatro di impegno sociale, ospitando oltre 25 anni fa anche un giovane e poco conosciuto Marco Paolini con il suo monologo 'Vajont' a nuovi stili e linguaggi artistici. Con il titolo 'Supercontinent' vogliamo porre l'attenzione su tematiche di grande attualità come le migrazioni, il concetto di frontiera ed esodo. Una grande 'Pangea' dove tradizione e innovazione si intrecciano per creare nuovi equilibri grazie alle diversità”.

Ad aprire “Drodesera” venerdì 21 luglio sarà la 5^ edizione di “Live Works” la piattaforma sulle arti performative. “Live Works consente l'incontro di oltre cento artisti ospitati alla Centrale di Fies – hanno spiegato i curatori Simone Frangi e Daniel Blanga Gubbay con Barbara Boninsegna – giovani che provengono da pratiche, esperienze e Paesi molto diversi, ma che possono così unire i loro percorsi culturali ed artistici. Non solo un premio, ma un'esperienza formativa e di crescita dove i gruppi selezionati saranno seguiti da operatori culturali attivi nella ricerca sulla performance, dando loro utili indicazioni e consigli”. Centrale Fies, e il suo hub culturale “Fies Core”, finalizzano così i loro progetti annuali (Enfant Terrible, Ultra Violet sulla susina dop di Dro e Trentino Brand New per una nuova comunicazione turistica), nel festival “Drodesera”, evento che sa affrontare temi attuali senza abbandonare il linguaggio universale della cultura ed esperienze artistiche di varie discipline.

“Drodesera è una delle proposte più significative e prestigiose del panorama culturale trentino – ha confermato l’assessore provinciale Mellarini – arte, spettacolo e cultura diventano occasione di formazione e crescita occupazionale per tanti giovani”. Un festival che è pronto a proporre un viaggio fantastico e coinvolgente nel “Supercontinet”, dove lasciando le solite certezze si aprono nuovi percorsi culturali con stili e metodologie forse sconosciute, ma riunite ora in ambiti e continenti di una nuova Pangea.

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