>
Il rallentamento dell’inflazione a maggio coinvolge quasi tutte le grandi città. Ancora una volta Bolzano è la città con la massima inflazione (+2,2%), nonostante la frenata dal mese precedente (quando era +2,6%). Seguono Venezia (+2%), Trento (+1,9%) Trieste, Milano e Genova (+1,8% per tutte e tre le città), Firenze (+1,7%), Napoli e Palermo (entrambi +1,5%). Il dato di Bari e Roma (+1,4%) si attesta a livello della media nazionale, mentre si mantengono al di sotto le variazioni dei prezzi di Perugia (+1,3%), Aosta, Cagliari (entrambi +1,1%) e Potenza (+1%). Chiudono Torino e Ancona (rispettivamente +0,9% e +0,8%), con la prima che segna la frenata più ampia rispetto ad aprile (quando era +1,6%) . Tra i capoluoghi delle regioni e delle province autonome analizzati dall’Istat, Bologna è l’unico a registrare un aumento del tasso fino all’1,3%, in accelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto ad aprile. L’inflazione risulta stabile a Trieste e Catanzaro (rispettivamente a +1,8% e +1,6%) e decelera in tutte le altre città.
Lascia una recensione