Il corpo nacque un 24 settembre di 35 anni – fondatori Luigi Anzelini, Dario De Zordo, Vittorio Flaim, Vittorio Martinelli, Anna Paternoster, don Alberto Pinamonti, Donato Preti, Giuseppe Quaresima e Francesco Valentini – per rispondere alle emergenze sanitarie con trasporto infermi e alle calamità naturali.
I primi anni furono dedicati al reclutamento e formazione dei volontari, poi furono acquistate due autolettighe usate dalla Croce Bianca di Bolzano. Con l’accordo stipulato con l’Ospedale Civile di Cles, nel 1985 iniziarono i trasporti di infermi; solo nel 1987 fu acquistata la prima autoambulanza nuova. Dopo una sede provvisoria in un garage, la prima sede ufficiale fu aperta presso la Casa di Riposo di Cles.
Dal 1995 fanno parte dell’elenco delle Associazioni del dipartimento della protezione civile. Nel 1998 fu ancora cambiata la sede e portata in Via Marconi mentre la rimessa per gli automezzi era sita in località Santa Giustina a 4 chilometri dalla sede operativa. Nel 2009 per l’intervento dell’allora sindaco Giorgio Osele la giunta della provincia di Trento concesse un contributo di 450.250 euro, per la nuova sede; l’amministrazione del sindaco Mucchi è poi riuscita a sbloccare l’iter burocratico, portando a termine i lavori, costati complessivamente 750 mila euro.
Prima dell’inaugurazione i volontari hanno partecipato alla messa nella chiesa parrocchiale di Cles, celebrata da fra Valerio Berloffa: “Il fuoco interiore dello Spirito Santo non si può tener dentro. Questi volontari agiscono nella Trinità spinti da Dio. Far tanto volontariato vuol dire diffondere l’amore in casa e fuori”.
Nel 2016 sono stati 98.650 i chilometri percorsi dai Volontari lungo le strade del territorio di loro pertinenza, per un totale di 4.631 ore di servizio. “Il Corpo – ha detto il presidente Cristian De Zordo – è una realtà viva e dinamica che collabora e si interfaccia con le associazioni e con gli enti al fine di migliorare il soccorso sanitario sul territorio e per proteggere le categorie più deboli e indifese. Questo non è un punto di arrivo, ma di partenza”.
Il presidente della Comunità, Silvano Dominici, ha indicato i Volontari come persone ricche di ideali e modelli seguire dai giovani: “Per dare risposte concrete a chi è nel bisogno e soffre si sobbarcano responsabilità civili che fanno paura. Grazie a una grande preparazione, offrono un servizio da professionisti”.
I Volontari sono impegnati anche nella solidarietà internazionale: in Africa, in Sudamerica, ed nell’Europa dell’Est. A testimoniare questo impegno è intervenuto l’ex primo ministro peruviano Fernando Carbone. “In tempi difficili avete allargato la vostra solidarietà alle Ande, in Perù e alla foresta amazzonica coltivando da 17 anni progetti di salute e assistenza sanitaria di qualità. Vi ringrazio per il vostro grande cuore”.
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