“Un uomo che visse cercando di essere straordinario nelle cose ordinarie”, nello stile di san Giuseppe. Così i sacerdoti missionari degli oblati di s. Giuseppe ricordano da Chimbote (Perù) il confratello p. Saverio Galler, una vita spesa per la Chiesa in America Latina, prima in Messico e poi in Perù.

Nato a Levico il 19 maggio 1930, Saverio Galler entrò nel noviziato della Congregazione a 17 anni; fu ordinato sacerdote il 26 giugno 1956 a Asti e partì subito per il Messico, dove rimase 8 anni. Nel 1964 fu trasferito in Perù, dove passò il resto della vita sacerdotale. Per quasi 20 anni p. Saverio – ma tutti lo conoscevano come p. Javier – ha servito la Chiesa diocesana di Chimbote (regione Ancash) come vicario generale; per 9 anni è stato Superiore della Provincia religiosa del Perù; inoltre è stato parroco e superiore in diverse case. “Un uomo – lo ricordano i confratelli – che anche nel suo volto rifletteva la serenità che trasmetteva a chi lo avvicinava. Seppe affrontare situazioni difficili con valore e prudenza”. Durante il funerale il Vescovo emerito di Chimbote mons. Luis Bambarén ha ricordato la figura di p. Saverio nel momento difficile del terrorismo di Sendero Luminoso (partito comunista del Perù), per la sua capacità di dialogo e per lo sforzo a cercare sempre punti di incontro; una dote che ha sempre messo a servizio degli altri nelle diverse situazioni in cui si trovava, anche nei momenti di tensione della Chiesa locale e nella Congregazione.

Amante della musica e dell’arte, a lui si deve anche la costruzione di una chiesa parrocchiale in stile moderno e una cappella. “Con la sua bontà sapeva anche avvicinare giovani, bambini, anziani, e avere una parola per tutti”, prosegue il ricordo arrivato tramite il superiore attuale della comunità, p. Pedro Ceriani osj. Fino all’ultimo p. Saverio si è dedicato “all’apostolato nelle piccole cose di tutti i giorni”. Si è spento il 15 maggio. Riposa a Lima, nella tomba della Congregazione. “Grazie per il tuo esempio di generosità. Hasta pronto P. Javier”.