A proposito delle apparizioni di Medjugorje, nella conferenza stampa sul viaggio aereo di ritorno, il Papa ha parlato del rapporto-Ruini, risultato prodotto dalla Commissione apposita presieduta dal Cardinale. Nel rapporto-Ruini si mettono a fuoco tre cose. Innanzi tutto occorre fare una distinzione: “Sulle prime apparizioni, quando
i veggenti
erano ragazzi, il rapporto più o meno dice che si deve continuare a investigare. Circa le presunte apparizioni attuali, il rapporto ha i suoi dubbi. Io personalmente sono più 'cattivo': io preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora… questa non è la mamma di Gesù. E queste presunte apparizioni non hanno tanto valore. E questo lo dico come opinione personale. Ma chi pensa che la Madonna dica: 'Venite che domani alla tale ora dirò un messaggio a quel veggente'; no”. “E terzo – ha proseguito il Papa –, il nocciolo vero e proprio del rapporto-Ruini: il fatto spirituale, il fatto pastorale, gente che va lì e si converte, gente che incontra Dio, che cambia vita… Per questo non c’è una bacchetta magica, e questo fatto spirituale-pastorale non si può negare”. Il Papa ha deciso di nominare un Vescovo delegato per studiare gli aspetti pastorali. Poi, con questi dati e le risposte inviategli dai teologi, “si dirà qualche parola”.
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