Un viaggio musicale nel mondo dei sogni di Shakespeare, alla scoperta delle opere del più grande poeta e drammaturgo inglese
Una voce incantevole che accarezza e una gioiosa e coinvolgente che prende per mano aprono una porta magica e immergono nel mondo onirico dei sogni, alla scoperta delle opere del più grande poeta e drammaturgo inglese, William Shakespeare. Non si sa se sia realmente esistito, ma di lui restano le opere e sono proprio i sogni, la materia di cui siamo fatti, ad assumere reale consistenza in "Shakespeare for Dreamers", disco di musiche originali composte dal violoncellista Nicola Segatta sui testi del Bardo, presentato in forma di concerto con Adele Pardi, voce solista e violoncello, e la Piccola Orchestra Lumière, alla Società Filarmonica domenica 7 maggio a Trento nell'ambito della Stagione 2017 de "I Concerti della domenica".
"La lingua delle canzoni di William Shakespeare è fatta di rime, monosillabi, ritmo e ripetizione: è una lingua pop e unisce la leggerezza della forma alla profondità dei contenuti – ha detto Segatta raccontando alcuni aneddoti sulla genesi del disco, registrato di notte e con ospiti d'eccezione quali gli archi del Trio Broz e una coppia di violoncellisti di fama mondiale, Monika Leskovar e Giovanni Sollima, mentore dell’intera opera.
Dalla delicatezza di "Fairies song" alla struggente malinconia di "Ariel's song", da "To be or not to be" a "Blow blow thou winter wind", la Piccola Orchestra Lumière – caleidoscopico ensemble nato per accompagnare spettacoli e film muti, oggi orchestra residente della Filarmonica di Trento – ha reso palpabile la straniante atmosfera sospesa tra sogno e realtà di un disco "nato sulle assi del palcoscenico, inseguendo le suggestioni di testi che già Shakespeare aveva pensato come canzoni, destinate ad essere eseguite dagli attori o dai musicisti di scena", riscuotendo l'apprezzamento di quanti hanno affollato la sala per il sapiente intreccio tra musica, letteratura e pittura offerto. Il cd, infatti, è impreziosito da un book con testi in inglese, italiano, tedesco e francese realizzato con senso artistico e raffinatezza da Giorgia Molinari, edito da Squilibri Editore. Inoltre, ad arricchire il concerto-spettacolo ha contribuito l'originale scenografia affidata alle opere del pittore armeno Ashot Yan a cui si è ispirato Segatta nel comporre "melodie dall'aspetto antico per meglio seguire la sintassi dei sogni dove ogni situazione familiare ha una metamorfosi ancestrale verso l’incognito", anch'esse inserite nel libretto e recentemente esposte nell'omonima mostra-installazione sonora promossa dall'Associazione Culturale "Il Vagabondo" in Vicolo del Vo' 25 e ora allestita a Brescia.
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