Cari amici, in questi giorni abbiamo ricevuto dal Provinciale la lettera con la comunicazione della decisione dello scioglimento della nostra comunità religiosa: è una decisione dolorosa ma non completamente inaspettata, perché la nostra comunità era stata approvata, ma solo ad experimentum, per gli ultimi tre anni. Questo scioglimento si inserisce nel progetto di ridimensionamento del numero delle nostre presenze comunitarie anche in vista della nascita della nuova Provincia dei Gesuiti che comprenderà, da luglio, oltre l’Albania, anche Malta, con nuovi statuti e governance, chiamandosi Provincia Euro-Mediterranea. Noi gesuiti andremo via da Trento, ma continuerà l’Opera, la Fondazione sant’Ignazio, che viene considerata un modello apostolico importante ed efficace per la realtà trentina e di riferimento anche per altre realtà italiane. I padri Mario ed Alberto continueranno a sostenerla. Noi quattro gesuiti ci siamo incontrati nella preghiera e nel discernimento ed abbiamo pensato, con una serenità dono del Signore, che saremmo davvero contenti che questa decisione dei Superiori Maggiori venisse accolta da tutti come un segno che viene dal Signore che non ci fa mancare il suo sostegno. Ben consapevoli che questa notizia potrà portare dolore e sconcerto, confidiamo nella vostra collaborazione in spirito di fede per il bene della continuità dell’Opera, che la Compagnia si impegna a sostenere con una presenza continua anche se in forma non residenziale. Si apre un tempo di grazia e il futuro dell’Opera è ancora di più nelle vostre menti, cuori e mani di laici particolarmente sensibili, come Livio ha pensato fin dall’inizio. Non vorremmo in qualche modo dar spazio a resistenze prevalentemente emotive o ispirate a valori che non ci corrispondono, contrari allo spirito della nostra vita religiosa ed anche ai nostri attuali stati d’animo.
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