In molti paesi europei, la crisi ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie, oggi più in difficoltà rispetto al passato nell’affrontare i costi per la casa. Nello stesso tempo, proprio nei paesi più colpiti dalla crisi, le politiche di austerity vincolano fortemente la spesa pubblica e quindi le politiche di settore. Per fare il punto della situazione nei diversi paesi europei si incontrano a Bolzano dal 19 al 21 aprile una quarantina di esperti in materia di edilizia sociale e politiche per la casa, provenienti da 14 diversi paesi.
La conferenza “Social housing in contemporary Europe” pone al centro del dibattito il confronto tra i modelli di intervento nazionali e locali di edilizia sociale (“Social Housing”) e si interroga sulle possibili soluzioni al problema abitativo. L'evento scientifico si tiene a conclusione del progetto di ricerca RESHAPE (Redesigning Social Housing against Poverty in Europe) della Facoltà di Economia della Libera Università di Bolzano (Unibz), coordinato dai docenti Dmitri Boreiko e Teresio Poggio.
Mercoledì 19 la conferenza si è aperta con i saluti del rettore prof. Paolo Lugli e del prof. Oswin Maurer, Preside di Economia. La prof. Christine Whitehead della London School of Economics ha tracciato le principali coordinate per affrontare la discussione intorno ai modelli di edilizia sociale da indicare per quello che si presenta come un futuro piuttosto incerto. La prima sessione del convegno è stata dedicata agli effetti della crisi economica sulle politiche abitative, con particolare riguardo alla Lombardia e all'Inghilterra. Alice Pittini, coordinatrice di ricerca presso Housing Europe, organizzazione ombrello dei fornitori di edilizia sociale in Europa, si è concentrata sul monitoraggio dell'edilizia sociale, presentando una serie di dati dell'Affordable Housing Database (Ahd), un database che incrocia le informazioni sul mercato degli alloggi relative ai paesi OCSE e agli Stati membri dell’UE e che consente una valutazione delle politiche delle nazioni di cui sono stati raccolti i dati: la presenza di abitazioni di buona qualità a prezzi accessibili può essere un fattore chiave per dare indicazioni sulla situazione di una nazione dal punto di vista delle politiche sociali, delle pari opportunità, della mobilità e della riduzione della povertà.
La conferenza si interrogherà anche su dove sta andando l’edilizia sociale in Italia, un settore che è stato privato di risorse finanziare adeguate e costanti per manutenzione ed investimenti e dove si affacciano ormai molte esperienze interessanti del settore no-profit.
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