È la ricetta che il consiglio circoscrizionale retto da Domenico Fadanelli incoraggia, pur sapendo che non sarà uno zuccherino, quale misura di contrasto (se efficace o meno lo si vedrà) agli illeciti. Peraltro, la virtuosa differenziazione con il sistema di raccolta porta a porta ha regalato al capoluogo trentino nel 2015 traguardi degni di nota attestati dalla classifica nazionale dei comuni “Ricicloni” ben oltre la soglia del 65%, ovvero il 77,7% di differenziata (segnava il 36% nel 2004 e il 63% sei anni più tardi) e 63,5 chili di secco residuo procapite annuo.
Il sistema di videosorveglianza invocato e caldeggiato da più fronti, valutate la proporzionalità dell’attività di controllo rispetto agli scopi prefissati e le soluzioni alternative, si presume possa rivelarsi vantaggioso nel prevenire, accertare e reprimere fatti di reato. A gran voce i cittadini dei sobborghi di Baselga, Cadine, Sopramonte e Vigolo chiedono maggiori tutele.
Oltre a fornire un supporto tecnologico alle forze dell’ordine, gli occhi elettronici puntati qua e là sul territorio si rivelerebbero un potenziale deterrente per i malintenzionati anche in considerazione del preoccupante proliferare di topi d’appartamento nonché di atti vandalici arrecati soprattutto ad auto in sosta nei parcheggi pubblici.
In una recente deliberazione, i consiglieri circoscrizionali chiedono alla giunta comunale di Trento di provvedere all’installazione di apparecchi di videoripresa per motivi di sicurezza e di igiene pubblica in corrispondenza di determinati punti sensibili già individuati: parcheggi e piazza di Cadine, strade di ingresso ai paesi di Baselga del Bondone e di Sopramonte, parco giochi di Vigolo, località Candriai, Prà del Boter, bivio malga Brigolina e Vason. La cittadinanza li saluta con favore, ma non si deve sottovalutare il ruolo della collaborazione di vicinato e tra cittadini e forze di polizia, in modo da favorire la serena convivenza e rafforzare il senso di sicurezza collettivo, come già l’esperienza insegna.
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