Lo hanno fatto in silenzio, ascoltando le letture della celebrazione fatte in ognuna delle quindici stazioni. Una processione aperta con la preghiera-invito: “Percorriamo la via della Croce insieme a Gesù per giungere con Lui alla gloria della Resurrezione. Lungo questo cammino portiamo con noi il peso delle nostre croci, il peso del dolore di tutti gli uomini del mondo, insieme all’immenso bisogno di amore e speranza che palpita nel cuore dell’umanità. Con Lui incontriamo i martiri di oggi, donne e uomini condannati a morte dalla nostra indifferenza, dalla nostra sete di denaro e di potere e dai nostri stili di vita. Ascolteremo la parola di Dio e mediteremo la sua Passione con le parole di Papa Francesco della Laudato sì e dell’Evangelii Gaudium”.
Per l’occasione, poche ore prima, il bellissimo sentiero era stato sistemato da un gruppo di volontari, armati di rastrelli e attrezzi da giardinaggio. Realizzata nel 1994, la Via Crucis ospita anche 15 statue realizzate e donate da Tarcisio Trentin. È stata costruita per ricordare e non dimenticare le tante sofferenze patite dalla gente del luogo durante la Grande Guerra.
Un percorso di circa due chilometri, un dislivello di 150 metri inaugurato e benedetto il 15 settembre di 23 anni fa dall’allora vescovo di Trento Giovanni Maria Sartori. E da quest’anno, l’intera zona (capitelli compresi), grazie all’iniziativa “Adotta una stazione”, viene manutentata e gestita da associazioni, famiglie e singoli cittadini del paese. Quest’anno, tutte le statue presenti lungo il percorso, sono state ridipinte e messe a lucido.
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