Cinquant’anni di storia e di attività che saranno ricordati venerdì 7 aprile alle 20.30 in sala della Comunità a Riva, con una serata informativa e celebrativa. In programma il saluto del presidente Orazio Boniardi, quello dell’assessore alla cultura di Riva, Renza Bollettin, l’intervento di Alberto Ferretti su “Funghi, sempre presenti nella vita dell’uomo” e quello di Francesco Rigobello su “Fenomenologia botanica della Val di Ledro”. Infine una carrellata di immagini sulle attività del gruppo dalla sua fondazione ad oggi, prima del rinfresco conclusivo.
Primo presidente, in quel lontano 1967, fu Vincenzo de Lutti, alla guida di una trentina di soci iniziali. La prima sede è presso la Sat rivana in porta San Marco. Poi in via Scaligero, viale Dante, infine dal ‘89 nella sede attuale dell’ex caserma di viale dei Tigli, messa a disposizione gratuitamente dal Comune e ristrutturata con lavori durati due anni grazie alle fatiche di un gruppo di generosi volontari.
I primi anni di storia del “Don Porta” sono abbastanza difficili e si articolano su serate micologiche e giornate di studio. Un primo salto di qualità arriva con l’affiliazione al “Gruppo micologico Bresadola” di Trento, con il quale si instaura una lunga e proficua collaborazione che serve anche ai soci rivani per approfondire le loro conoscenze ed esperienze. Diventano così più frequenti e importanti le mostre micologiche e di flora che vengono allestite a Riva e dintorni e si effettuano le prime gite sociali sempre più partecipate. L’attività si allarga anche ad eventi dedicati a rettili, farfalle, api e rapaci.
Il ‘92 è un altro anno da ricordare. In occasione del 25° di costituzione il gruppo ufficializza la collaborazione col “Circolo filatelico numismatico rivano” e si stacca del gruppo di Trento avviando un percorso autonomo che ancora oggi permette ai rivani di collaborare, oltre che coi soci del capoluogo, anche con gli amici di Ala, Rovereto, Pergine, Terlago.
Nel ‘94 il Museo civico di Riva chiede al gruppo di collaborare alla catalogazione della flora della Rocchetta e dà alle stampe il volume relativo. Gli anni successivi arricchiscono l’attività di nuove trasferte, anche culturali e all’estero, senza rinunciare agli eventi tradizionali, come la mostra primaverile floreale e quella micologica autunnale.
Viene dato alle stampe il giornalino periodico e aperto il sito internet (micologidonporta.com). Attualmente i soci sono circa duecento.
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