Voucher, Casagranda: “Serve un’alternativa”

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Lavoro. “Serve trovare un’alternativa ai voucher”. A dirlo il  presidente del Centro servizi per il volontariato di Trento, Giorgio Casagranda, ad una settimana dall’abolizione dei buoni lavoro stabilita dal Governo Gentiloni. 

In Trentino nel corso del 2016 sono stati 2 milioni i voucher venduti, con un incremento del 27% rispetto al 2015.. Un dato in linea con la media nazionale, che vede un incremento nell’anno appena trascorso dei buoni lavoro staccati: in tutto 145 milioni, contro il 115 milioni del 2015..

In Trentino il settore che vede il maggior numero di voucher utilizzati è il turismo, con un incremento del 19%, seguito dal commercio e dall’agricoltura. Ma sono stati utilizzati anche nel mondo del terzo settore, del volontariato e del privato sociale.

Il direttore della Caritas di Trento, Roberto Calza, dalle pagine del quotidiano Trentino afferma che “alcuni soggetti deboli dal punto di vista lavorativo, come giovani, disoccupati, senza dimora, riuscivano grazie ai voucher ad avere occupazioni saltuarie ma regolarmente retribuite”.

Una posizione condivisa anche da Casagranda. Sentiamo. (ascolta qui sotto)

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