Consiglio, sì a ricorso a Consulta su bilancio

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Via libera da parte del Consiglio provinciale di Trento ad un ricorso alla Corte costituzionale, il nono su norme statali dall’inizio della legislatura, riguardante l’accordo di garanzia che la Giunta sottoscrisse con il Governo nell’ottobre 2014, “contenente disposizioni importanti e di tutela della nostra autonomia che qui vengono disattese”, ha sottolineato vicepresidente Alessandro Olivi.Ad essere contestato dalla Giunta è il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017/2019. Due gli aspetti su cui è concentrato il ricorso: il primo riguarda la necessità di accordi con lo Stato per la ripartizione del fondo sanitario nazionale, “in sfregio al patto di garanzia e senza tenere conto del fatto che Trento finanzia in toto il proprio servizio sanitario”. Il secondo aspetto riguarda questioni di tipo sanzionatorio. “La legge nazionale prevede sanzioni per gli enti territoriali (Province e Comuni) che non conseguono il pareggio di bilancio ed accesso alla premialità nel caso in cui siano virtuosi, una premialità che esclude espressamente le speciali”. La Provincia obietta che i rapporti finanziari con lo Stato sono regolamentati dal patto di garanzia e di avere la competenza esclusiva in materia di finanza locale per quanto riguarda i Comuni. 
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