Lavis, giù le serrande per negozi e botteghe. Preoccupati cittadini e amministrazione comunale

Lo studio fotografico Fontana chiuso nel dicembre del 2016 dopo 87 anni di attività. Foto Giovanni Rossi
Continua inesorabile e ormai inarrestabile la moria di negozi all’interno del centro storico lavisano e mai come in questi due ultimi anni le serrande chiuse hanno avuto il sopravvento su quelle regolarmente aperte.
Dopo la gioielleria Carpi nella centralissima via Matteotti, le chiusure si sono susseguite a vista d’occhio con il negozio GiErre di via Filzi, con la bottega della parrucchiera Cesarina in piazza Grazioli, ai quali si aggiungono il negozio “Il bello delle Donne” ancora in via Matteotti, la bottega del “Vivere Bio” di via Carlo Sette, la “Casa della Lana” nuovamente in via Matteotti, la Cartoleria “Nian” nel portico dei Lona e, infine, anche il negozio storico “Foto Fontana” di via 4 Novembre.Un fenomeno, quello di queste chiusure forzate, definito preoccupante sia dall’opinione pubblica che dalla stessa amministrazione comunale lavisana. Un lento declino quello dei piccoli negozi di paese e delle tradizionali botteghe di famiglia; ormai la concorrenza dei supermercati, ipermercati, la vicinanza con Trento e anche delle nuove tecnologie hanno falcidiato ed eliminato tutto il resto che era in vita da molti anni.

Come lo storico e mitico negozio/studio di “Foto Fontana” attivo a Lavis sin dal 1929 e chiuso dopo ben 87 anni di attività. Era stato il capofamiglia Giuseppe (Bepi) ad avviare l’attività delle prime foto e delle prime pellicole in bianco e nero al rientro dal servizio militare. Il suo primo laboratorio/studio fotografico di sviluppo e stampa era nato sul Pristol nella casa di abitazione della sua famiglia vicina alla chiesa.

Si trasferì poi armi e bagagli al primo piano di casa Gentilini in piazza Battisti, quindi proprio di fronte all’inizio di via Orti nella sua nuova casa e infine, dal Natale del 1986, nell’ultimo negozio/studio all’inizio di via 4 Novembre e dove l’attività fotografica si è definitivamente chiusa alla fine di dicembre.

Per queste innumerevoli serrande chiuse e sui problemi derivanti dalla crisi è intervenuto anche il Municipio nella persona dell’assessore al commercio Andrea Fabbro. Sono stati assicurati nuovi investimenti su strade e parcheggi proprio per il centro, ma anche incentivi e agevolazioni sull’utilizzo di locali e botteghe rimasti chiusi e quindi sfitte, venendo incontro ai commercianti sulla riduzione delle tasse dei rifiuti e anche altre possibilità di aiuto.

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