>
Iniziata in Consiglio provinciale la discussione sulla riforma del porfido. Sul testo pesano 400 emendamenti presentati dalle opposizioni, che contestano la “pervasività” e l’eccesso di burocrazia che la nuova legge causerebbe.
Al termine della seduta ieri pomeriggio il presidente del consiglio Bruno Dorigatti ha convocato i concessionari delle cave e gli amministratori locali: tre le richieste da loro evidenziate: ridurre alcuni vincoli previsti dalla riforma a carico delle imprese; chiarire i rapporti tra i Comuni e le Asuc; rivedere le sanzioni.
Oggi saranno in Aula i sindacati assieme ai lavoratori a sostegno del disegno di legge. Per i sindacati, infatti, la riforma del porfido trentino “è incanalata nella giusta direzione”.
Lascia una recensione