A bruciare, ma di gioia – malgrado la poca neve caduta lo abbia costretto a ridurre il percorso a 57 chilometri per la gara principale e a 33 km per quella “Light”, con il conseguente spostamento della partenza nella frazione di Campestrin (come peraltro già nel 1976, 1993, 2007 e 2015) e dell’orario alle 8.55 – è anche il presidente del Comitato Organizzatore, Angelo Corradini. “Marcialonga ha assunto un ruolo che va oltre l’organizzazione della gara. Soprattutto sotto il profilo mediatico, l’aver aderito fin dall’inizio al circuito ‘Visma Ski Classics’ (del quale la granfondo è sesta prova, ndr) ha portato grandissimi benefici promozionali”, ha sottolineato Corradini. “Sono ben 13 infatti, oltre alla RAI, le reti internazionali – a cominciare dalle tre televisioni di stato scandinave – che, quest’anno, trasmetteranno in diretta l’intera competizione, alla quale, insieme ai più forti specialisti del mondo, partecipano con entusiasmo soprattutto concorrenti animati da autentico spirito sportivo”.
Un concetto, quest’ultimo, ribadito dal direttore generale della manifestazione Gloria Trettel, che coordina circa 1.200 volontari: “Tutti i nostri eventi – non solo Marcialonga Skiing, ma anche Cycling e Running – sono ‘popular’, ossia di massa, e dedicati alla gente. Creati per e da persone che amano lo sport e che vogliono interagire le une con le altre”.
Non mancherà, tuttavia, un po’ di… mondanità, grazie al neonato progetto “Marcialonga Experience”, cui hanno aderito dieci nomi noti non solo dello sport (Gilberto Simoni, Maurizio Zanolla in arte Manolo, Maurizio Fondriest, Alberto Custodero, Claudia Morandini, Davide Cassani, Maria Canins, Francesca Porcellato, Franco Nones e Marco Albarello), che parteciperanno attivamente alla tre giorni, percorrendo in taluni casi tutti i 57 km, da Mazzin a Cavalese, della classicissima dello sci nordico.
“Marcialonga Legends: Mai smettere di sciare”, nuova iniziativa fotografica e di storytelling, sono invece i dieci senatori che li affiancheranno nella gara a coppie, con premio devoluto all’Associazione Alex Zanardi Bimbingamaba: Luciano Bertocchi (classe 1933), Aulo Avanzinelli (’40), Armando Zambaldo (’43), Odillo Piotti (’43), Fabio Lunelli (’43), Luigi Delvai (’43), Giovanni Mariani (’48), Marco Aurelio Nones (’48), Costantino Costantin (’48) e Ivo Andrich (’49). I quali, con incredibile tempra, hanno preso parte a tutte le edizioni della regina italiana delle granfondo invernali, marciando fino adesso per 2.848,50 chilometri.
Le quattro grandi salite della storica ski-marathon trentina – “Spacagiames” di Vigo di Fassa, “Infinita” di Soraga, “Diaol del Gaso” di Ziano di Fiemme e “Full Gas” di Cascata – continueranno però a essere appannaggio di pochi fuoriclasse scandinavi (più di 3.500 in totale, dei quali 2.154 norvegesi), con Tord Asle Gjerdalen, il fondista con i Ray-Ban a caccia della terzo successo consecutivo, Petter Eliassen, Britta Johansson Norgren e Lina Korsgren a godere dei favori del pronostico. E con i nostri Bruno Debertolis e Mauro Brigadoi a capitanare i 2.662 italiani.
Alla Marcialonga tradizionale faranno da spettacolare cornice, venerdì 27 a Predazzo, la 2ª “Baby” e, sabato 28 a Lago di Tesero, la 5ª “Story” (con iscrizioni anche da Russia, Finlandia e America), la 17ª “Stars” benefica a favore della Lega Tumori di Trento (“Tenete sempre a mente questi numeri: 0 fumo, 5 porzioni di frutta e verdura di cinque colori e 30 minuti di camminata al giorno”, ha puntualizzato il presidente Mario Cristofolini), la 32ª “Minimarcialonga” e la 7ª “Young”.
Sempre venerdì 27, ma a Vigo di Fassa, si terrà, alle 18, il secondo e ultimo appuntamento di “SciVolando con stile”, l’evento promosso dai Comitati della 3Tre di Madonna di Campiglio e della Marcialonga per raccontare storie di sport, cultura e costume. “Dopo l’incontro sullo stile della più antica gara italiana di Coppa del Mondo di sci”, ha spiegato Roberta Bonazza, ideatrice con Susanna Sief dei due dibattiti, “nella piazza centrale di Vigo si parlerà dei sette movimenti che hanno innovato il fondo, a iniziare dal passo alternato del grande Nones, vincitore della prima medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Grenoble nel 1968”.
Movimenti studiati anche dal CeRiSM di Rovereto, il Centro di Ricerca “Sport, Montagna e Salute” istituito dall’Università di Verona, nel progetto “Marcialonga Science”, imperniato quest’anno – ha ricordato la ricercatrice Barbara Pellegrini – “sia sulla cinematica della scivolata spinta su neve che su un’analisi biomeccanica integrata, per comparare le differenze cinematiche, dinamiche e neuromuscolari della sciata su neve rispetto a quella su asfalto con lo skiroll”.
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