Domenica scorsa si è svolta l’assemblea annuale con 130 soci presenti sui 1.033 totali (639 residenti in Valle) che ne fanno una delle associazioni più numerose. “Sono orgoglioso per la preziosa storia che abbiamo alle spalle”, ha detto aprendo i lavori dell’assemblea il presidente Marcello Liboni. “Voglio aprire un confronto diretto con i soci e mantenere un rapporto costante con il territorio. Durante il 2017, per i 50 anni dalla fondazione, saranno promossi incontri con la base e una ricerca di collaborazioni”.
Il presidente, dopo aver chiesto un minuto di silenzio per tutti i soci defunti nel corso dell’ultimo anno, ha elencato gli impegni del Centro e le attività dello scorso anno e quelle previste per quello in corso. Sono state promosse serate per conoscere luoghi, fatti, fortificazioni della Grande Guerra, con un’escursione fino alla cosiddetta “città morta”, i resti di un villaggio militare austro-ungarico posto a quota 2.500 metri circa.
Il Centro Studi ha partecipato poi il 22 agosto alla Festa della Fratellanza a Passo Paradiso sulla Presena. Per ricordare “La santa Lucia nera”, a un secolo di distanza dai tragici eventi del 13 dicembre 1916, giorno in cui a causa delle numerose valanghe perirono migliaia di persone, soldati, ma anche civili, si è svolto un evento a Pejo, accomunata nella a Vermiglio e a tante valli alpine.
Il Centro si occupa anche della gestione del Museo della Civiltà Solandra che si trova a Malè, nei locali che un tempo ospitavano le vecchie carceri mandamentali: raccoglie oggetti ed attrezzi che testimoniano i modi di vita di un tempo e ricostruisce ambienti tipici della casa solandra unitamente a varie realtà del passato. Ospita anche una sezione multimediale dedicata al grande micologo solandro don Giacomo Bresadola, sulla cui figura, la scorsa estate, è stato organizzato a Ortisè di Mezzana un convegno.
Il museo “Molino Ruatti”, gestito dall’associazione, un antico mulino per la macinazione dei cereali con macchinari funzionanti ad acqua che si trova all’imbocco della valle, è oggi un museo ed ospita anche a manifestazioni culturali. Anche la gestione del Museo della guerra bianca di Pejo rientra negli impegni del Centro, che gestisce inoltre, nella Torraccia di Terzolas, la biblioteca storica che fa parte del Centro Bibliografico Trentino. Nei suoi locali sono stati presentati i due volumi de “I camini spenti”, di Alberto Folgheraiter e Gianni Zotta.
Il bilancio del 2016 è stato molto impegnativo, con 67.007,97 di entrate e 83.441,70 di uscite, approvato all’unanimità dall’assemblea assieme a quello preventivo per l’anno in corso. Per sottolineare la collaborazione fra il Centro Studi e l’Associazione Culturale G. B. Lampi, è intervenuto anche il presidente di quest’ultima, Walter Iori: “Le due valli confinano e questa collaborazione avrà sicuramente ricadute positive. Il problema vero che è comune alle associazioni è che facciamo fatica a coinvolgere i giovani”.
È intervenuto infine, anche il senatore Franco Panizza, che ha elogiato il grande impegno del Cento Studi: “Per una persona 50 anni sono pochi, ma per un’associazione sono tanti, sono indice di un continuo rinnovamento e fiorire di idee. Ed è molto importante riuscire a fare rete sul territorio, fare scambi e far nascere nuove collaborazioni”.
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