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Crisi dell’editoria. All’ indomani del licenziamento di tre giornalisti da parte dell’editore dell’emittente locale Trentino Tv (ex Tca), continuano ad arrivare attestazioni di solidarietà da parte delle associazioni di categoria. “Il provvedimento sarà impugnato perché illegittimo, assunto senza alcun confronto con le parti sindacali e in assenza di un reale piano industriale di rilancio ”, hanno annunciato Fnsi, Sindacato giornalisti, Ordine dei giornalisti e Fistel Cisl, che esprimono “piena solidarietà ai colleghi che da molti anni lavorano in modo ineccepibile presso l’emittente”.
Alla base del licenziamento ci sono questioni economiche con il calo dei fondi pubblici. L’editore Angeli sostiene che sono venuti meno 360 mila euro. “Niente più contributi a chi non rispetta vincoli occupazionali” ha ribadito il presidente dell’Ordine Fabrizio Franchi. L’Unione cronisti del Trentino Alto Adige auspica che “il regolamento attuativo della legge provinciale di sostegno all’editoria recentemente approvata sia redatto dalla giunta in modo da impedire l’accesso ai contributi pubblici agli editori che licenziano personale”.
Oggi, nel giorno del patrono dei giornalisti San Francesco di Sales, anche l’Ucsi, l’associazione della stampa cattolica, ha promosso un confronto con gli organismi laici del settore, Ordine e Sindacato dei giornalisti per individuare insieme strategie di contrasto alla crisi.
Ai nostri microfoni interviene Enrico Paissan consigliere nazionale dell’Ordine nazionale dei Giornalisti e di Assostampa Trento (Ascolta audio qui sotto)
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