Dieci anni fa, il 23 gennaio 2007, moriva a Varsavia il giornalista e scrittore Ryszard Kapuscinski. “Solo la persona buona, quella che si compromette con la vita delle persone semplici, può essere considerato anche un buon giornalista. Il cinico non è adatto a svolgere questo mestiere”, disse poche settimane prima a Bolzano durante il suo ultimo evento pubblico.Il Centro per la pace di Bolzano e il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige lo ricordano oggi con il convegno “Ryszard Kapuscinski a dieci anni dalla morte: Le tracce dell’altro”, che avrà luogo alle 18 nell’Aula magna della Libera Università di Bolzano. Interverranno Paolo Rumiz (inviato “La Repubblica”), Magdalena Szymkow (regista polacca), Francesco Cataluccio (scrittore, giornalista e saggista), Dorothy Zinn, (antropologa della Libera Università di Bolzano). E’ previsto anche un saluto della moglie di Kapuscinski, Alicja.
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