Marcialonga sì, ma pià corta. Lo ha deciso nei giorni scorsi il direttivo, abbassando così il chilometraggio della quarantaquattresima granfondo dai canonici 70 chilometri a 57, come già successo nel 2007 e nel 2015, mentre nel 1976 e nel 1993 la distanza era stata ridotta rispettivamente a 50 e 55 chilometri.
Sulla decisione hanno pesato l'inverno fin qui avido di neve e le previsioni meteo che, da qui al 29 gennaio, non indicano possibilità di rilevanti precipitazioni. Le basse temperature delle scorse settimana comunque, hanno consentito agli organizzatori della Marcialonga, di produrre tanta neve programmata e fin dalla vigilia di Natale un buon tratto di pista era fruibile per appassionati e turisti. Una lunga striscia di neve stesa in un contesto più autunnale-primaverile che invernale, e che oggi raggiunge quasi 50 chilometri, ad esclusione degli attraversamenti dei paesi interessati.
La partenza viene quindi spostata da Moena alla piana di Campestrin nel comune di Mazzin. “I costi derivanti dall’innevamento artificiale dei primi 13 chilometri – ha ribadito il presidente Angelo Corradini – sarebbero stati superiori alle nostre possibilità economiche. Si è dunque preferito lavorare maggiormente nel privilegiare la qualità della pista, in questi giorni davvero splendida, a scapito della lunghezza”.
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