A Teramo in azione la colonna mobile della Protezione civile trentina
Nel Centro Italia martoriato dal maltempo la terra è tornata a tremare nelle stesse zone già colpite dai terremoti di agosto, con 281 vittime, e di ottobre.
Mercoledì 19 gennaio in meno di un’ora, a partire dalle ore 10.24, si sono registrate tre forti scosse di magnitudo tra 5.1 e 5.4, e poi una quarta alle 14.33 fino a 5.5 accompagnate da un continuo sciame sismico. L’epicentro è stato registrato a Montereale, in provincia dell'Aquila. Le scosse sono state avvertite nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche e anche nella capitale. Al momento non risultano vittime. Molti invece i crolli, tra cui anche quel che restava del campanile di Sant’Agostino ad Amatrice. Notevoli i disagi alle popolazioni locali e ai trasporti pubblici, ci sono frazioni isolate a causa della neve e in alcuni casi manca l'elettricità.
Incessante, fin da subito, alla sala operativa della Protezione civile trentina l'attività di coordinamento tecnico delle altre regioni italiane. “Siamo in video conferenza costante con il centro operativo della Protezione civile nazionale, per monitorare continuamente la situazione – confermano i vertici ai microfoni di Trentino inBlu – una situazione molto complicata”.
Con il supporto dei Vigili del fuoco del Corpo Permanente di Trento già in mattinata nella città abruzzese di Teramo era arrivata la colonna mobile trentina con due frese per liberare le strade dalla neve che in alcune zone ha superato i tre metri di altezza. Altri mezzi sono in viaggio in queste ore. In particolare sono mobilitati due automezzi fresa neve dal Trentino, uno da Bolzano, tre, uno grande e due piccoli, dal Veneto e cinque dalla Lombardia. In totale sono circa una sessantina gli uomini che garantiscono l’operatività dei mezzi inviati.
E' stato inoltre attivato il sistema provinciale di Protezione civile con l'invio di 15 volontari dei Vigili del Fuoco.
Primo obiettivo dell’intervento, quello di liberare le strade principali al fine di poter assistere la popolazione.
In una seconda fase, per la quale è in corso una ricognizione dei mezzi, verrà effettuato lo sgombero minuto della neve dalle vie secondarie e dai tetti.
Tra terremoto e maltempo la situazione è molto complessa.
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