Per sviluppare il turismo responsabile nell’Europa sud-orientale nel 2002 le associazioni “Progetto Prijedor” e “Tremembè” danno vita all’iniziativa “Viaggiare i Balcani”. Lo scopo è far conoscere una regione della quale in genere si colgono solo gli stereotipi e i luoghi comuni, ma che in realtà offre straordinarie ricchezze sia di carattere ambientale che culturale, così come tracce importanti di una comune storia europea. Nel 2008 “Viaggiare i Balcani” diventa associazione di promozione sociale.
Privilegiando il lavoro di rete, l'associazione ha fatto crescere in questi anni una serie di partner locali: l'Associazione Promotur gestisce una rete di turismo rurale, “Put Vode” valorizza un itinerario naturalistico e culturale (”Strada dell'acqua”) ispirato alle “strade del vino” trentine, Rugova Experience propone trekking e scalate nella zona di Pec/Peja.
Il portale web viaggiareibalcani.it, le attività di formazione e le proposte di viaggio cercano di avvicinare il maggior pubblico possibile alla conoscenza della regione balcanica, con un approccio ispirato al turismo responsabile. L’associazione lo definisce così: “un viaggiare etico e consapevole che va incontro ai paesi di destinazione, alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità. Un viaggiare che sceglie di non avallare distruzione e sfruttamento, ma si fa portatore di principi universali: equità, sostenibilità e tolleranza”.
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