Sono stati una settantina i giovani trentini che hanno scelto di partecipare ad un veglione di san Silvestro decisamente alternativo, accanto agli “ultimi”, nelle strutture del territorio che si occupano di prima accoglienza e risposta al disagio. Un “Capodanno alternativo” per “dare all'ultimo un nuovo volto”: questa la proposta della Diocesi di Trento, attraverso la Caritas e la Pastorale Giovanile, che ha saputo raccogliere l'entusiasmo di tanti giovani, facendolo incontrare con il bisogno del territorio in una festa semplice ma speciale. Divisi nelle diverse realtà del territorio – Il Sentiero, Bonomelli, Casa Briamasco, Casa Lamar, Casa P. Angelo, La Rete, Unità di Strada – i giovani hanno trascorso la serata accanto agli ospiti, agli operatori e agli altri volontari, ritrovandosi poi a tarda notte per un breve momento di condivisione finale e di bilancio del loro Capodanno, osservato e soprattutto vissuto da una prospettiva rovesciata.