Care/i ospiti del Trentino,
tra voi c’è chi sceglie da anni questa nostra terra per trascorrervi un periodo di riposo dalle fatiche autunnali, ma anche chi, per la prima volta, si affaccia tra le nostre montagne. A tutti consentitemi di dire “grazie”: la vostra presenza è linfa preziosa per il tessuto economico e sociale del Trentino. Le opportunità di sviluppo di un territorio a vocazione turistica passano necessariamente dalla fedeltà e dal gradimento degli ospiti. In tal modo, voi date senso al lavoro di tante famiglie.
Nell’augurarvi un buon soggiorno, in quanto vescovo di questa Chiesa locale, consentitemi anche di rinnovarvi l’invito a sentirvi parte integrante della nostra comunità. La “sacralità” dell’ospite vale ancor più per chi prova, con umiltà, a testimoniare la bellezza del Vangelo. Siete parte di noi: sentitevi accolti, sappiate che qui potete trovare sempre volti e mani amiche. E nelle nostre comunità, anche le più piccole, potrete essere voi stessi protagonisti, mai spettatori.
Le festività natalizie e d’inizio anno, ma anche le settimane “bianche” che seguiranno, siano per tutti l’occasione di una provvidenziale ricarica fisica e psicologica. Proviamo a lasciar decantare le fatiche di questi ultimi mesi. Aiutiamoci a rileggere le nostre vite riponendo, talora, rancori e incomprensioni, per riattivare quel circolo virtuoso che sono gli “altri” per “noi”. Noi viviamo solo grazie agli altri, loro sono parte integrante della nostra vita. Non comparse dentro una scenografia asettica, ma co-protagonisti, il nostro habitat naturale.
Se riusciamo a recuperare questa consapevolezza, diamo davvero un senso alla vacanza e al riposo, più della pur avvolgente cornice ambientale in cui voi avete la fortuna di soggiornare e noi di abitare. Anzi, proprio la bellezza della natura, soprattutto quando appare nella sua forza incontaminata, viene esaltata dalla bontà delle nostre relazioni. Rischiamo spesso di scordarcelo. Per questo, benvenuti in Trentino.
Lauro, Arcivescovo
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