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A vent’anni dalla sua morte viene ricordata oggi l’opera di Nilo Piccoli, sindaco di Trento per tre legislature, dal 1951 al 1964. L’appuntamento è alle 17 a Palazzo Geremia.
Intervengono Alessandro Andreatta, sindaco del Comune di Trento, Flavia Piccoli Nardelli , Lino Nicolussi , Giorgio Postal.
Dopo la drammatica esperienza di profugo con la famiglia in Austria durante la prima guerra mondiale, Nilo Piccoli frequentò il liceo Prati a Trento e la facoltà di Giurisprudenza a Pavia. Fu presidente degli universitari cattolici trentini, con un orientamento antifascista che lo portò a partecipare, insieme al fratello Flaminio al Comitato di liberazione nazionale provinciale clandestino nell’ultima sua fase, in rappresentanza dei cattolici trentini.
Dirigente delle Poste e Telegrafi, nel 1951 fu nominato sindaco di Trento, nell’immediato primo dopoguerra in un momento di grave crisi per la mancanza di case e di lavoro. Avviò il primo piano regolatore della città e intervenne per salvare i posti di lavoro in aziende che chiudevano. Contribuì anche alla ricostruzione legata all’assistenza ospedaliera, tra gli interventi appoggiò la nascita del Villaggio Sos del Fanciullo. Riuscì a far anticipare al 1953 l’arrivo della televisione in Trentino, previsto per il 1956-57 con l’installazione di un ripetitore sulla Paganella.
Persona con vasti interessi culturali, alla sua scomparsa la famiglia donò il ricco patrimonio librario alla Biblioteca comunale di Trento.
Tra i relatori oggi a Palazzo Geremia per ricordare la figura di Nilo Piccoli, anche il presidente della Fondazione Museo storico del Trentino Giorgio Postal (
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