Docenti dell'Arcivescovile, sono stati selezionati su 11 mila: il primo per il suo corso online, la seconda per il salotto filosofico
È una "slow-school" che fa strike vincendo recuperando lentezza, e con una serie di video-lezioni di matematica che spopolano in rete. È la scuola che sa innovare lasciando emergere la creatività e passione di chi è messo in condizione di sperimentare, e con successo, modalità didattiche capaci di intercettare la realtà contemporanea.
Lo hanno raccontato Elia Bombardelli, docente di matematica e fisica in tutte le classi del Liceo Internazionale Arcivescovile – Dame inglesi di Rovereto (LIA) e Federica Garzetti, insegnante di italiano alle medie del Collegio Arcivescovile C.Endrici di Trento appena nominati tra i cinque finalisti dell'Italian Teacher Prize – Premio Nazionale Insegnanti (edizione italiana del Global Teacher Prize). Il riconoscimento è stato istituito a giugno dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR) per "designare l’insegnante migliore, capace di trasmettere il sapere e la passione per lo studio ai suoi studenti in maniera innovativa, a dispetto delle difficoltà e della scarsità di mezzi".
Su 11.000 partecipanti, la maggior parte sono stati proposti dai propri alunni e dalla loro comunità scolastica come è successo per Bombardelli e Garzetti, poi rientrati in una prima scrematura che ha portato a una lista di 50 finalisti e, infine, talmente apprezzati da accedere alla rosa finale che si contenderà il premio di 50mila euro che andrà al vincitore, mentre gli altri quattro riceveranno 30mila euro ciascuno.
“Usare la tecnologia nella didattica aiuta, è un rinforzo pratico all’attività teorica così ho messo in rete una serie di lezioni di matematica della durata di 10 minuti – ha spiegato Bombardelli che, da quando ha iniziato a insegnare, quattro anni fa, ha aperto un canale you tube, “LessThan3Math”, che oggi ha oltre 100.000 iscritti e quasi 13 milioni di visualizzazioni complessive -: sono uno strumento complementare, utile per gli studenti che hanno difficoltà di apprendimento e per gli altri è una possibilità in più di ripassare gli argomenti trattati. La risposta è andata al di là delle aspettative, tanti mi scrivono e mi ringraziano anche per la gratuità del materiale che metto in rete”.
Garzetti invece ha convinto con la sua “Slow school", un modello di scuola sostenibile sull'esempio di Slow food: "Alla base c'è l'idea condivisa con i colleghi di offrire una scuola a misura di studente, dando spazio alla dimensione pratica accanto a quella teorica; così abbiamo pensato ad una cucina didattica e un salotto filosofico, ponendo particolare attenzione alla cura dell'ambiente scolastico, coinvolgendo gli alunni nel co-gestirlo e renderlo più accogliente".
Accanto a passione e creatività, altri fattori hanno favorito il buon esito dei progetti ideati dai due insegnanti: "Lavorare in un ambiente che offre fiducia, tempo per sperimentare e operare in continuità, contando sul lavoro di squadra, favorisce lo sviluppo di percorsi didattici innovativi".
L'esito verrà comunicato dopo il 15 dicembre e il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Il vincitore sarà inoltre valutato dal comitato del Global Teacher Prize al fine del possibile inserimento fra i primi 50 finalisti mondiali. Intanto, "che due docenti della stessa scuola siano stati scelti è motivo di soddisfazione – ha commentato il preside Paolo Fedrigotti -: rappresentano tutti i colleghi e il valore del lavoro che viene svolto nella normalità dell'impegno quotidiano".
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