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Lavoro. Giovani, disoccupati, donne. Sono le categorie che beneficeranno delle misure introdotte dal Documento degli interventi di politica del lavoro 2015-2018, aggiornato dalla Giunta provinciale, che prevede nuovi e più consistenti incentivi per l’assunzione in maniera stabile di giovani fino ai 35 anni, ma anche per la ricollocazione di lavoratori che hanno perso l’impiego, con particolare riferimento a disoccupati over 50 e donne al rientro dalla maternità.
“Misure positive per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle categorie deboli, ma si rischia che il sostegno all’occupazione finisca nel momento in cui termina l’incentivo. Serve un patto sociale con le imprese” commenta ai nostri microfoni il segretario della Cisl del Trentino Lorenzo Pomini.
Nel documento è stato introdotto un incentivo all’assunzione rivolto a datori di lavoro che assumano in modo stabile giovani fino a 35 anni: 7mila euro annui per due anni per i maschi e 9mila euro annui per due anni per le femmine, in caso di assunzione a tempo indeterminato o trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato.
Sono stati poi introdotti ulteriori incentivi, riservati a specifiche categorie di destinatari: 9mila euro all’anno per due anni per i disoccupati da più di 12 mesi ultra 50enni; 10 mila euro all’anno per due anni per le giovani donne e le madri che rientrano nel mercato del lavoro e 12 mila euro all’anno fino ad un massimo di quattro anni per i soggetti disabili.
Potenziato il sistema di welfare attivo a salvaguardia dell’occupazione, per la ricollocazione professionale e per la formazione dei disoccupati.
Infine, aumenta dal 40% al 50% della retribuzione la percentuale di sostegno economico riconoscibile al papà che utilizza il congedo parentale in alternativa alla madre lavoratrice, entro il limite di 900 euro mensili per massimo 4 mesi.
Sentiamo Pomini. (ascolta qui sotto)
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