“Un segnale positivo all’Europa”

Così il cardinale Schönborn dopo il voto di domenica in Austria: “Sia il Capo di Stato di tutti gli austriaci”

Vienna – “Il neoeletto Presidente deve essere il Capo di Stato di tutti gli austriaci e unire il paese”. È il primo commento del cardinale Christoph Schönborn, espresso domenica sera, dopo che si era raggiunta la sicurezza dell’elezione di Alexander Van der Bellen a presidente della repubblica austriaca, esito del ballottaggio col candidato della destra nazionalista Norbert Hofer. “Mi congratulo con Alexander Van der Bellen – dice il presidente della Conferenza episcopale in un’intervista raccolta dall’agenzia Kathpress e pubblicata anche sul sito dell’arcidiocesi di Vienna – e auguro al nuovo Presidente la benedizione di Dio per la sua alta carica. Gli auguro di saper lavorare a promuovere quella collaborazione che ha reso l’Austria un paese stabile, libero e prospero. E gli auguro una buona sensibilità per cogliere il compito dell’Austria in Europa e nel mondo”.

Van der Bellen era già stato eletto in maggio, quando si era tenuto per la prima volta il voto di spareggio, poi annullato per irregolarità. Il cardinale ha ricordato il discorso tenuto allora dal professore ecologista. Aveva parlato delle “due metà” che “compongono l’Austria”, dicendo che “entrambe le metà sono importanti” e che da esse, messe insieme, risulta “la nostra bella Austria”. Un’immagine efficace, sottolinea Schönborn. “Auguro al nuovo Presidente che possa svolgere in questo atteggiamento il suo servizio alla comunità”.

Il presidente della Conferenza Episcopale si dice anche positivamente impressionato per l’alta affluenza alle urne in occasione di quelle che passeranno alla storia per le più lunghe elezioni presidenziali della Seconda Repubblica. Si tratta della “prova di una democrazia matura e stabile nel nostro Paese, per la quale possiamo essere grati gli uni verso gli altri”.

Sul risultato elettorale sono intervenuti altri rappresentanti delle comunità religiose austriache. Il vescovo luterano Michael Bünker: “L’alta affluenza al voto e il risultato chiaro non solo sono una buona testimonianza per la democrazia in Austria, ma siano per il nuovo Presidente il necessario sostegno per affrontare le sfide legate al suo compito”. Si dice poi contento per il fatto che Van der Bellen, con le sue “chiare posizioni sulle questioni politiche e sociali, si impegnerà per il superamento delle polarizzazioni che si sono determinate” e che sarà “il Presidente federale di tutti gli austriaci”. Apprezza inoltre l’orientamento europeista della sua politica.

Oskar Deutsch, presidente della comunità ebraica di Vienna, ritiene che Van der Bellen garantisca “apertura al mondo e imparzialità” e che metterà in primo piano il bene del Paese. Dopo la lunga campagna elettorale, sarà suo compito prioritario sottolineare e rafforzare tutto ciò che unisce i cittadini. Per la prima volta dalla sua fondazione, ha sottolineato Deutsch, la comunità ebraica si è sentita in dovere di esprimere una chiara indicazione elettorale. Ora è stato dato un “segnale positivo all’Europa”.

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