Metalmeccanici, 9mila tute blu trentine chiamate ad esprimersi sul nuovo contratto

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Sono poco meno di 9 mila i metalmeccanici trentini chiamati in queste settimane ad esprimersi sui contenuti del nuovo contratto nazionale di settore. L’ipotesi di accordo, siglata il 26 novembre scorso tra Fiom, Fim Uilm da una parte e Federmeccanica e Assistal dall’altra, dovrà infatti ottenere il via libera dei lavoratori entro la fine dell’anno.

L’intesa – la prima unitaria dopo 8 anni e mezzo – è stata raggiunta al termine di oltre un anno di trattative, che hanno visto i lavoratori scioperare per 20 ore e bloccare gli straordinari dall’estate scorsa.

Prevede l’aumento dei minimi in base all’inflazione, l’aumento una tantum di 80 euro, pensione complementare, welfare aziendale, sanità integrativa e il diritto alla formazione. Un’intesa unitaria mancava dal 2008.

Il nuovo contratto, se approvato dai lavoratori, avrà valenza fino al 31 dicembre 2019.

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