La poesia terreno di dialogo

Basta scorrere i titoli dei nove libri che precedono quest’ultima riflessione in versi di Franco Aste, per comprendere come la sua poesia altro non è stata che un continuo “magnificat pellegrino/ per quel Dio emigrato dal cielo,/ che si è incarnato profugo quaggiù,/ per essermi fratello.

Fame d’amore, Dialogo interiore, Frammenti di vita, Il mio giorno, Verso cieli nuovi e terra nuova, Tardive faville, Con l’alfabeto del Verbo, Meditazioni e Vivere la poesia, fino a quest’ultimo Oltre la poesia sono l’itinerario di un paziente ricercatore che sente pulsare dentro di sé la presenza di Dio, ma di essa non è mai sazio e silenziosamente la scova, la accarezza, la benedice attraverso la parola più densa e più alta: quella della poesia. Non è stata semplice la vita di Franco Aste, a partire dalla migrazione dall’Italia, e dal suo Trentino, verso la Svizzera, ma è poi divenuta gradualmente, grazie alle sue convinzioni e alla sua forza di volontà, densa di soddisfazioni nelle relazioni con la famiglia, con l’ambiente di lavoro e con il prossimo. Dice bene in premessa Giovanni Costantini che Aste ci insegna come “il migrante è capace di trapianti fecondi, di dialogo vitale col Paese ospitante”. La sua poesia si rivela così ricerca di conoscenza, di comprensione, di inclusione e di possibile armonia che riguarda la vita intera, permettendo di riconquistare carità e benevolenza al di là dell’indignazione e del dolore. Sì, la poesia è uno dei pochi canali di vita spirituale che abbiamo ancora in comune e, come tale, può farsi terreno di dialogo: per esempio può portarci a chiederci “cosa sta accadendo piuttosto che chi ha ragione” e quando ci chiediamo questo testimoniamo il rispetto per la ragione che è, nella sua pienezza, anzitutto apertura e stupore.

Con questa ultima prova Franco Aste fa un ulteriore passo nella tensione spirituale che da sempre lo anima e sembra volerci dire la sua adesione convinta ad un concetto che mirabilmente ha espresso in un distico lapidario ed efficace il grande poeta australiano Les Murray “La poesia è un aldilà in Terra/ Cristo ci dia l’altra metà”. Così mi pare di poter leggere il suo “Oltre la poesia”.

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