Una Giornata per “sovvenire”

Il responsabile don Duccio Zeni presenta l'appuntamento annuale per il sostentamento dei preti

E’ un appuntamento annuale da non trascurare. La Giornata nazionale per il sostentamento del clero, in calendario domenica 20 novembre, sottopone anche ai trentini le esigenze concrete di tanti sacerdoti italiani che si trovano in condizioni di difficoltà. Ne parliamo con don Duccio Zeni, parroco di Mattarello,  referente diocesano per questa sensibilizzazione.

Perché è ancora attuale il problema del sostentamento del clero?

Mi verrebbe da rispondere così: “Perché, ringraziando il Signore, ci sono ancora preti. E, in qualche modo devono vivere”. Al di là di questo, la situazione di vita dei sacerdoti, che in grande maggioranza sono dediti al cento per cento all’attività pastorale, richiede un aiuto da parte delle comunità per il loro sostentamento. Non si tratta solo che il “mio” prete abbia da mangiare, ma che tutti i sacerdoti italiani abbiano il necessario per una vita sobria e dignitosa. La Chiesa in Italia ha scelto un verbo per indicare tutto ciò: sovvenire. Sovvenire significa aiutare, provvedere a qualcuno, ma il “Sovvenire” è anche la rete per il sostegno economico alla Chiesa Cattolica.

Quali sono le forme con cui un singolo e una famiglia possono contribuire a queste necessità?

Tutto dovrebbe partire dalla preoccupazione per i sacerdoti che incontriamo. Il primo contributo non è economico, ma affettivo: prendersi cura di noi. Il secondo passo è allargare gli orizzonti, per passare dal singolo sacerdote a tutta la “categoria”, in spirito di comunione con tutta la Chiesa italiana. Da un punto di vista economico, ci sono tre forme: le offerte libere (in chiesa o in altre occasioni); le offerte deducibili dal reddito (tramite bollettino postale, bonifico bancario, carta di credito o presso l’IDSC in Curia); l’8 per mille (di cui una parte viene destinata anche per il sostentamento dei sacerdoti).

A proposito dell’8 per mille, talvolta girano voci critiche. Cosa possiamo osservare, in sintesi?

Che, come sempre, ci sono notizie vere, notizie false e notizie manipolate per far dire alla realtà ciò che vogliamo. Grazie ai contributi dell’8 per mille si sono realizzate numerose iniziative in tuti i campi della vita della chiesa, in Italia e nel mondo. Tanto bene è stato possibile grazie alla firma che mettiamo nella dichiarazione dei redditi. Purtroppo c’è stato anche chi ha approfittato di questo ed gettato discredito su tutti. Certo, non si può tollerare, ma non sono che situazioni isolate e assolutamente minoritarie. Come spesso accade il bene non fa notizia. Per questo sono in atto diverse iniziative di divulgazione, tramite siti internet, canali you tube e pagine facebook; per trovare tutto si può partire dal sito www.sovvenire.it. Don Duccio, con quali parole vorrebbe si pregasse domenica nelle nostre chiese rispetto al sostentamento dei sacerdoti?

“Signore, sostieni ed accompagna le nostre famiglie. Fa’ che anche le nostre comunità possano diventare famiglia di famiglie, in cui ciascuno si prende cura dell’altro.

Aiutaci a superare le distanze fra noi, per essere il tuo Corpo nel mondo”.

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