Sabato 12 novembre l'evento-spettacolo a chiusura della tre giorni di appuntamenti promossi dal nostro settimanale
Una basilica “mai vista così”: la chiesa di Santa Maria Maggiore, con la sua facciata storica nell’omonima piazza di Trento, sarà la protagonista e insieme lo sfondo dell’inedito concerto-spettacolo proposto dal settimanale Vita Trentina sabato 12 novembre a conclusione della settimana del novantesimo di pubblicazione, celebrato con una serie di appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza.
L’appuntamento è alle 20.30 in piazza Santa Maria Maggiore. Occorre infatti attendere il calare del buio per apprezzare al meglio lo spettacolo che sarà offerto, gratuitamente, a tutta la cittadinanza. Una volta che la piazza sarà interamente oscurata, inizierà la proiezione sulla facciata della chiesa, attraverso la tecnica del video mapping, di una serie d’immagini con commento sonoro, elaborate ed animate al computer dal "visual designer" Stefano Benedetti, da anni impegnato nella realizzazione di prodotti multimediali per la valorizzazione dei Beni Culturali. A lui è stato affidato il compito di “dare vita” alle immagini realizzate dal fotografo di Vita Trentina, Gianni Zotta, nel corso dei recenti lavori di restauro, interno ed esterno, che hanno interessato la basilica di Santa Maria Maggiore.
Le prove effettuate nei giorni scorsi da Benedetti insieme al suo team per predisporre al meglio la proiezione e correggere eventuali sbavature hanno consentito di apprezzare la qualità del lavoro realizzato in studio e fanno già pregustare la bellezza di uno spettacolo multimediale da gustare col naso all’insù.
La proiezione proporrà in una sintesi di 12 minuti un viaggio attraverso il tempo, per apprezzare le diverse epoche storiche e le varie sensibilità artistiche che hanno fatto della chiesa di Santa Maria Maggiore il gioiello architettonico che gustiamo oggi, pur sfiorato dagli orrori della guerra, come testimoniano le “ferite” alle pietre lasciate dalle schegge delle bombe americane sganciate sul rione della Portela (segni che il restauro curato dall’architetto Antonio Marchesi non ha, scientemente, voluto cancellare).
Nelle immagini e nelle animazioni proiettate sulla facciata “parleranno” i reperti e le testimonianze rinvenuti nella stessa basilica, il cui ruolo di chiesa madre nell’evangelizzazione trentina è stato documentato dai recenti scavi archeologici, condotti dall’Università di Bologna su incarico dell’Arcidiocesi e con l’attenta supervisione della Soprintendenza per i beni culturali.
I reperti documentati da Gianni Zotta e gli altri elementi storico artistici della basilica individuati dall’architetto Marchesi hanno offerto il materiale iconografico per comporre questo racconto assolutamente inedito, che saprà catturare l’attenzione sia per le suggestioni visive sia per il contenuto storico-artistico di grande valore.
“Questo spettacolo è un dono che vogliamo fare alla città di Trento – spiega il direttore di Vita Trentina e di radio Trentino inBlu, Diego Andreatta – a conclusione dei festeggiamenti per il novantesimo compleanno del settimanale, per ribadire una volta di più la bellezza di una piazza che merita il giusto posto all’interno del contesto cittadino e per rilanciare anche l’idea, rimasta in sospeso, di una possibile fruizione dello spazio archeologico che la recente campagna di scavi ci ha consegnato”. Un auspicio che, alla chiusura del restauro, l’allora arcivescovo di Trento, Luigi Bressan, sintetizzava con queste parole: “E' un patrimonio che vogliamo rendere accessibile”.
L'evento-spettacolo, realizzato anche con il concorso economico della Provincia autonoma di Trento, non si esaurirà con la video proiezione. Al termine della stessa, infatti, si aprirà il concerto del gruppo trentino Freedom Gospel Choir, diretto dal maestro Angelo Bassetti e già apprezzato per il suo peculiare repertorio su vari palchi italiani e pure all’estero. Anche l’esibizione canora sarà arricchita da un suggestivo accompagnamento visivo sullo sfondo della basilica, davvero “mai vista così”.
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