L'invito del vescovo Muser nella lettera pastorale che accompagna la comunità verso la beatificazione di Josef Mayr-Nusser: una testimonianza che va approfondita
Bolzano – Il prossimo 18 marzo avrà luogo nel Duomo del capoluogo altoatesino la beatificazione di Josef Mayr-Nusser, l’uomo che si rifiutò di pronunciare il giuramento di fedeltà a Hitler, pagando la sua scelta con la vita.
In occasione delle festività di questa settimana il vescovo Ivo Muser ha pubblicato una lettera pastorale intitolata “Credo nella comunione dei santi”, che intende accompagnare la comunità “verso la beatificazione di Josef Mayr-Nusser”. “Con questa Lettera pastorale – scrive il vescovo – invito tutti, nelle Comunità parrocchiali, durante l’insegnamento della religione, nelle associazioni, in convegni e tavole rotonde, durante le celebrazioni eucaristiche e le omelie – e non per ultimo personalmente e nelle nostre famiglie – ad approfondire la toccante testimonianza di vita di Josef Mayr-Nusser. Possano essere vitali tra noi quei valori che egli ha vissuto e per i quali è morto. È questo il compito e al contempo il dono della sua beatificazione”.
Spiega mons. Muser: “Quando la Chiesa proclama pubblicamente e solennemente nuovi beati e santi, esprime la sua fede pasquale: uomini come noi sono ora presso Dio; uomini come noi hanno raggiunto la meta per cui siamo stati creati e verso la quale siamo in cammino una vita intera; uomini come noi hanno creduto, vissuto e sono morti in modo tale che Dio potesse continuare a scrivere una biografia diventata agiografia”. Il Concilio Vaticano II, aggiunge il vescovo altoatesino, indica lo scopo della venerazione dei santi: essa dà l’esempio e stimola in tutti i casi della vita a “ricercare la città futura”, a sperimentare e vivere l’unità della Chiesa intera, per raggiungere così Cristo “corona di tutti i santi”.
“I santi sono uomini che rendono il credo cristiano chiaro, tangibile e concreto”, spiega ancora mons. Muser. “I santi evitano che la fede cristiana e il credo cristiano diventino soltanto un’idea. Il Verbo si è fatto carne e non idea oppure teoria! Per questo il credo cristiano non deve essere soltanto teorizzato, ma messo in pratica e vissuto! I santi sono paragonabili a un commento vivo della vita di Gesù e di ciascuna pagina del Vangelo. Nessun commento è completo. In ogni commento ci sono parzialità e difficoltà di traduzione. Tuttavia i santi sono un invito concreto a scrivere il proprio commento personale al Vangelo. Questo è il compito per i cristiani nella sequela del Signore crocifisso e risorto”.
Muser ribadisce come Mayr-Nusser sia “una personalità importante e attuale”. La sua vita e la sua fede sono “un commento al Vangelo” da leggere insieme. “Rivolgiamoci a lui chiedendo di poter scrivere come cristiani il nostro commento al Vangelo di Gesù – sullo sfondo del nostro tempo e della nostra società con le sue sfide e opportunità, con le sue luci e le sue ombre. Che questo cristiano credibile, provocatorio e scomodo possa aiutarci a porci in modo sincero e in atteggiamento di perdono di fronte al capitolo doloroso della nostra storia altoatesina caratterizzato da fascismo, nazionalsocialismo e opzioni”.
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