Nella solennità di Tutti i Santi, e nel giorno del suo 54° compleanno, l’Arcivescovo Lauro ha presideduto nel pomeriggio la tradizionale s. Messa sul cimitero di Trento. “Le lacrime che raffiorano dalle tombe dei nostri cari non hanno religione, non hanno credo politico, non hanno conto in banca. L’esperienza del dolore e dell’amore appartiene a ciascuno di noi”.
Dopo aver ricordato i terremotati, ha aggiunto: “I santi di ieri e di oggi hanno costruito la propria felicità ponendosi a servizio di quella degli altri”.
La strada, secondo monsignor Tisi, è quella delle beatitudini, “autobiografia” di Gesù di Nazareth. “La sua vicenda ha a che fare con le nostre aspirazioni più profonde: il desiderio di essere amati e di amare. Nel silenzio carico di commozione di questo momento lasciamo che a riportarci a questa verità siano i nostri defunti, siano i nostri santi”. Mercoledì 2 novembre al sacrario militare del cimitero cittadino ha presieduto la S. Messa per le vittime di tutte le guerre.
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