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Migranti. Mentre proseguono le indagini per risalire agli autori dell’attentato incendiario messo in atto sabato all’hotel Ombretta di Soraga, dove avrebbero dovuto essere accolti 30 richiedenti asilo, non si ferma la macchina organizzativa per trovare strutture di accoglienza per i profughi. Orala Provinciadi Trento sta cercando soluzioni alternative in val di Fassa.
Dura la condanna da parte della politica, dei sindacati e delle istituzioni fassane. Sul grave episodio è intervenuto anche L’arcivescovo mons. Lauro Tisi.
“Siamo tutti chiamati, e lo ripeto in primo luogo alla comunità ecclesiale, a restituire dignità e diritto di cittadinanza a questi nostri fratelli che pagano a caro prezzo l’iniquità di un contesto politico e socio-economico che li ha costretti a fuggire dalla loro terra.
Si tratta dunque sì di dissociarsi da ogni chiusura immotivata, da ogni gesto istintivo di chi vuole marcare un confine invalicabile ma è necessario, soprattutto, ritrovare insieme le motivazioni di un’accoglienza che non è buonismo, ma una forma di giustizia.
La struttura, di proprietà delle Acli, è gestita dalla cooperativa Casl, in collaborazione con Kaleidoscopio, che aveva progettato un percorso non solo di accoglienza ma anche di integrazione dei richiedenti asilo.
Sentiamo il direttore Michele Odorizzi. (ascolta qui sotto)
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